Una lite tra coinquilini nata per alcune banalità, è alla fine degenerata in una vera e propria aggressione, con un 22enne ricoverato in ospedale dopo essersi beccato due coltellate alla schiena. E’ successo martedì sera nella Perla Verde, all’interno di una abitazione in viale Bressanone. In quella casa in cui vivono due fratelli senegalesi di 14 e 22 anni, con i rispettivi genitori, e un connazionale di 32 anni insieme al padre.
Ad essere accoltellato per fortuna superficialmente, il 22enne, dopo un diverbio piuttosto acceso con il coinquilino di 10 anni più grande. Tutto sarebbe nato, secondo il racconto dei presenti, da alcune luci dentro la casa prima accese e poi spente. In particolare il maggiore dei due fratelli avrebbe rimproverato il coinquilino di avergli spento l'illuminazione senza motivo. Gli animi si sono scaldati in fretta: i due si sono presi a maleparole, poi l’improvvisa aggressione. Il 32enne avrebbe dato uno schiaffo al 22enne, che a sua volta ha reagito colpendolo in testa con il joystick della PlayStation.
Il più grande dei senegalesi allora è corso in cucina e ha afferrato un coltello. Intuendo il pericolo, il 22enne è corso in bagno e passando dalla finestra è uscito in giardino. Quando l’aggressione sembrava terminata, il 32enne ha raggiunto il coinquilino, l’ha gettato a terra e l’ha accoltellato due volte alla schiena, poi avrebbe tentato di soffocarlo. Le urla del fratello minore dell’aggredito e l’arrivo di un vicino hanno convinto l’aggressore a mollare la presa e tornare in casa. In viale Bressanone sono arrivate due pattuglie dei carabinieri di Riccione, che hanno per prima cosa messo in sicurezza l’area, poi sono entrati nell’abitazione. Il 22enne era spaventato, la maglia sporca di sangue. L’aggressore non ha opposto resistenza e, una volta condotto in caserma, ha spiegato ai militari di essersi solo difeso. Una versione che non ha retto e che non gli ha evitato l’arresto per lesioni personali aggravate dall’uso di un’arma e dal vincolo della convivenza e per minacce aggravate dall’uso di un’arma, oltre alla denuncia a piede libero per porto di oggetti atti ad offendere senza motivo fuori dall’abitazione. Il 22enne, invece, è stato soccorso dal personale del 118 e medicato al pronto soccorso di Riccione. Se la caverà con 7 giorni di prognosi. Sia lui che il fratello minore hanno parlato di una convivenza tesa con il connazionale – che è incensurato e lavora come panettiere – nonostante abitassero tutti nella stessa casa ormai da cinque anni. I rispettivi genitori al momento della violenta lite non erano presenti.
Ieri mattina il 32enne senegalese è comparso in tribunale per la direttissima: il Magistrato dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il suo trasferimento in carcere, la prossima udienza è stata fissata il 30 settembre.