"Domenica sera a Novafeltria, abbiamo assistito all’ennesima passerella elettorale del PD, guidata da Michele De Pascale, accompagnato da Alice Parma ed Emma Petitti. Tre protagonisti che hanno pensato di poter ingannare ancora una volta i cittadini con le loro solite promesse vuote.
Emma Petitti, con la sua retorica ormai stantia, ha parlato di crescita e di contrasto alle disuguaglianze tra comuni grandi e piccoli. Eppure, mi chiedo: dove sono stati questi interventi in questi anni? Dove era lei quando l'ospedale "S. Famiglia" veniva smantellato pezzo per pezzo, e le nostre richieste venivano ignorate? La sua promessa di un rapporto serrato con il territorio stride fastidiosamente e ci appare insignificante. La verità è che hanno lasciato che le aree montane fossero abbandonate a loro stesse.
Alice Parma, dal canto suo, ha avuto il coraggio o vorrei esprimere altro ma non sta bene, di definire la Valmarecchia "una terra che mi appartiene". Davvero? Questa è una terra che la Parma ha tradito più volte, dimostrando di essere lontana anni luce dai bisogni reali della nostra comunità. Chi ha partecipato agli incontri sull'ospedale sa bene che per anni (i suoi interventi sono documentati) è stata o indifferente fino addirittura a dichiararsi contraria al mantenimento del P. di primo intervento all’ ospedale “S.Famiglia”, che rappresenta il minimo indispensabile per il nostro territorio montano.
E poi arriviamo a Michele De Pascale. Ha parlato 50 minuti dedicandone solo pochissimi ai problemi della Valmarecchia. Lui, che ha avuto il coraggio di paragonare l'ospedale di Novafeltria al Santa Sofia, ignorando volutamente le specificità del nostro territorio che ha come riferimento il DEA di Rimini, perennemente sovraffollato e con gli iper-afflussi estivi e come se non conoscesse i parametri del Decreto Ministeriale 70 del 2015 che riconosce il nostro ospedale come "area particolarmente disagiata". Ma il suo gioco è chiaro: promette di mantenere il Punto di Primo Intervento, sapendo perfettamente che da decreto è destinato a sparire.
Parla di "patto con la montagna" e di servizi sanitari sicuri, ma da presidente della CTSS non ha fatto altro che ignorare i nostri sindaci di vallata, trattandoli con sufficienza quando hanno osato opporsi all’ apertura dei CAU. Adesso si ripresenta qui, come se nulla fosse, cercando di farci credere che le sue promesse valgono qualcosa. A noi risultano chiacchiere come troppo spesso è accaduto. E quando critica la destra, accusandola di promettere tutto a tutti, mi verrebbe da ridere se non fosse tragico. Il PD ha fatto la stessa cosa nella figura del sig. Bonaccini per dieci anni, potrei scrivere una “guida” sulle sue bugie e le false strette di mano. Dieci anni della mia vita a titolo gratuito dedicata alla difesa dell’ospedale di Novafeltria: incontri, rincorse, sacrifici di ogni genere, senza contare che ho sempre rassicurato i cittadini anche quelli più sconsolati a credere in queste persone, sempre mettendoci la mia faccia e nel territorio in cui vivo. Quanta tristezza.
La mia candidatura nella lista civica di Elena Ugolini è proprio per non gettare via questi dieci anni dedicati alla salvaguardia della salute in alta Valmarecchia, perché io ci credo ancora".
Silvana Travaglini