All’insegna della tradizione natalizia, quest’anno il Nido d’infanzia e Spazio Giochi, le scuole dell’infanzia Torconca, Ventena, Maestre Pie, Corridoni, Papa Giovanni XXIII e le classi prime delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo di Cattolica hanno voluto lasciare un segno nella città, il loro personalissimo modo di augurare buone feste.
Bambine e bambini delle sezioni e classi coinvolte, coadiuvati dalla creatività di educatrici e insegnanti, sono divenuti protagonisti sul territorio cattolichino dando vita a produzioni originali di addobbi utilizzando colori, segni, ma anche materiali di scarto e di recupero per un messaggio “di pace” ecologico ed artistico.
L’iniziativa è stata promossa dal Laboratorio di Educazione all'Immagine del Settore scuola e politiche educative, ed ha trovato l’adesione di tutti i servizi educativi e culturali della città.
In particolare il Nido dell’infanzia e Spazio Giochi ha realizzato gli addobbi per l'albero al Centro Culturale Polivalente, la Scuola dell'infanzia Ventena al Cinema Teatro Snaporaz, la Scuola dell’infanzia Torconca al Teatro della Regina, la Scuola dell’infanzia Maestre Pie al Palazzo del Turismo, la Scuola dell’infanzia Corridoni a Palazzo Mancini, la Scuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII e le classi prime delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo di Cattolica al Mercato Coperto.
L’assessore alla Scuola e politiche educative Federico Vaccarini spiega come sia "veramente importante per tutta quanta la città poter ospitare le creazioni che le bambine e i bambini hanno realizzato grazie alla preziosa collaborazione delle insegnanti ed educatrici dei servizi educativi della città. Cattolica si appresta ad accogliere un nuovo Natale attraverso un messaggio di pace, fratellanza e amore che è possibile scorgere attraverso gli sguardi e le opere delle bambine e dei bambini. Cogliamo l’occasione per invitare tutti a soffermarsi ad ammirare queste opere che consentono di apprezzare quanto di bello viene realizzato all’interno dei servizi educativi e scolastici che si aprono alla comunità”.