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Cronaca 20:35 | 27/06/2024 - Riccione

Ancora rapine e furti con strappo sul lungomare della Perla Verde. I Carabinieri arrestano i colpevoli

Ancora rapine e furti con strappo sul lungomare di Riccione, dove i carabinieri nei giorni scorsi hanno arrestato tre persone. Le vittime sono tutti turisti. Il primo a finire in manette è stato un 26enne nordafricano che ha strappato una collanina in oro ad un turista 18enne che passeggiava di notte sul lungomare. I militari del Radiomobile di Riccione, grazie alla descrizione fornita dalla vittima, hanno rintracciato l’autore del furto alla stazione ferroviaria. Addosso il nordafricano aveva ancora la collanina del turista, ma anche altre cinque catenine, ritenuto provento di altri furti. Nelle parti intime nascondeva anche 35 grammi di hashish. Al termine della perquisizione è stato arrestato e condotto in carcere in attesa della convalida.

Sempre un nordafricano, questa volta di 19 anni, insieme ad alcuni complici non identificati, l’altra notte ha costretto un 30enne straniero a seguirlo in spiaggia. Lontano da occhi indiscreti l’ha malmenato e fatto aggredire da un cane appartenente ad uno dei complici. Poi si è fatto consegnare portafogli e telefono cellulare. Lo straniero, tumefatto e sotto choc, è riuscito a chiedere aiuto ai carabinieri di Riccione, che hanno subito fatto partire le ricerche dei rapinatori. Alla fine ad essere individuato in zona stazione e arrestato è stato solo il 19enne.

Di un anno più piccolo, invece, il rapinatore che nella notte appena trascorsa ha aggredito due giovani turisti che stavano rientrando in hotel in bicicletta. Si trovavano sul lungomare di Riccione quando il 18enne è comparso davanti a loro e li ha bloccati. Poi, con violenza, si è fatto consegnare un paio di occhiali firmati e ha tentato di prendersi anche una collanina in perle, senza però riuscirci, per poi allontanarsi a piedi. I carabinieri, messisi sulle sue tracce, l’hanno bloccato poco dopo. Al termine della sua identificazione, il rapinatore è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma in attesa di essere processato per direttissima.