Apre mercoledì l’Emporio Solidale, progetto complesso e importante voluto dal Comune di Riccione per dare un sostegno a quelle che vengono definite “nuove fragilità”, con una risposta congiunta, tra associazioni, privati e ente pubblico, contro lo spreco e la povertà alimentare. Sono 9 le schede già elaborate dai servizi sociali del Comune per altrettanti nuclei familiari.
L’Emporio Solidale, aperto al momento al mercoledì e al sabato, si trova in viale Del Commercio 9, a Riccione, in uno stabile preso in comodato gratuito, grazie ad un accordo tra il Comune di Riccione ed il Tribunale di Rimini (locali sequestrati nel corso della nota vicenda “Tubo della Tucker”). Vi si accede mediante la segnalazione da parte dei Servizi Sociali del Comune di Riccione, che provvedono preliminarmente ad una analisi delle condizioni socio-familiari ed economiche della famiglia che ne fa richiesta proprio sulla base delle linee guida recentemente approvate. Durante la valutazione vengono assegnati dei punteggi che verranno usati per fare la spesa solidale. La scheda con l’analisi del nucleo familiare infatti viene inviata ai volontari della Consulta della Solidarietà di Riccione, costituita da 15 associazioni, che dopo un momento di accoglienza presso l'Emporio e relativa conoscenza della famiglia, segue l'approvvigionamento degli alimenti. Le derrate alimentari dell’Emporio vengono reperite tramite iscrizione al banco alimentare e donazioni di supermercati locali. Il progetto promosso dal Comune, nasce dalla collaborazione con la Consulta della Solidarietà Città di Riccione, con la quale è stato sottoscritto apposito protocollo d’intesa.n Finanziato in buona parte dal Comune di Riccione con 75.000 euro e 25.000 euro all'anno dal 2020, l’Emporio ha ottenuto ulteriori fondi regionali/ministeriali di circa 20.000 euro a cui si è avuto accesso mediante apposito progetto presentato in Regione. “Sono contenta che possiamo finalmente dire di aver attivato la fase due del progetto che vuole dare una risposta concreta alle persone bisognose - ha detto il vice sindaco e assessore ai servizi alla persona, Laura Galli -. E’ un progetto che unisce soggetti pubblici e privati, istituzioni ed associazioni di volontariato per un bene superiore. Ogni passo avanti è stato frutto della concertazione e del dialogo, strumenti indispensabili per portare a buon fino ogni tipo di progetto”.