La Polizia di Stato di Rimini ha sgominato una banda di minori che aveva iniziato a porre in essere comportamenti devianti, in particolare nei luoghi di ritrovo di giovanissimi, quale l’invaso del ponte Tiberio, dove si sono verificati diversi gravi episodi.
I quattro giovani, tutti minorenni, tre dei quali nati a Rimini e uno in provincia di Napoli incutevano paura tra i loro coetanei.
I quattro ragazzini aggredivano altri ragazzi, senza motivo, sferrando schiaffi, pugni, calci, portando via anche i loro beni più preziosi, ovvero cellulare e soldi per il solo gusto di avere una supremazia territoriale. Grazie alle indagini della Squadra Mobile della Questura di Rimini, che ha saputo raccogliere ogni minimo indizio e prove al riguardo, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, ha emesso nei confronti dei quattro minori in questione il provvedimento della custodia domiciliare, poiché ritenuti gravemente indiziati dei delitti di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e violenza privata.
I delitti in questione sono stati commessi all’inizio del mese di Luglio 2020, nei confronti di coetanei ed in particolar modo nei confronti di un ragazzo al quale avevano asportato con violenza e minacce dopo averlo selvaggiamente malmenato con calci, pugni e schiaffi e colpito con forza con un casco da motociclista, il proprio telefono cellulare, un pacchetto di sigarette e denaro.
L’atteggiamento criminale posto in essere della gang, oltre ad appropriarsi di beni e denaro dei propri coetanei, era volta a dimostrare la loro supremazia tanto che uno di essi aveva costretto la vittima ad inginocchiarsi e chiamarlo “re del mondo”.