E’ sempre alta l’attenzione che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Polizia di Stato rivolge al fenomeno della violenza sulle donne. A riprova dello straordinario impegno che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato mettono in campo al fine di contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne, la campagna di sensibilizzazione della cittadinanza – inaugurata dal Questore di Rimini, d’intesa con gli assessorati alle politiche sociali dei comuni di Rimini, Riccione, Cattolica e Santarcangelo di Romagna - non conosce sosta neanche durante il periodo autunnale. Il fenomeno della violenza di genere, come noto, è una delle forme più gravi e diffuse di violenza, di dimensioni epidemiche e trasversali poiché non conosce confini geografici, culturali, di sesso, età e di estrazione sociale. Da sempre la Polizia di Stato è impegnata nel contrasto e nella prevenzione di inammissibili aggressioni fisiche, morali, psicologiche, economiche, sessuali e persecutorie che invalidano l’esistenza delle vittime, aggravandone la percezione personale per la difficoltà di riconoscersi tali, anche a causa della tendenza psicologica di rimanere ancorate al mito dell’amore eterno, che ostacola la sovrapposizione della figura dell’offensore al proprio partner. La Polizia di Stato ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati: l’avviato progetto “...Questo non è amore” ha infatti come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed un’equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura di denunciare o di varcare la soglia di un ufficio di polizia. Per fornire un rigoroso impulso all’azione di prevenzione del reato, favorendo una migliore conoscenza di un fenomeno dal numero oscuro e delle sue trasformazioni, la Questura di Rimini, infatti, stimolata dal Ministero dell’Interno, sta realizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i luoghi simbolo della città di Rimini, di Riccione e di Santarcangelo – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto, via F.lli Cervi a Riccione, Piazza Ganganelli di Santarcangelo - con il prezioso contributo delle Amministrazioni comunale e dei locali centri antiviolenza. L’iniziativa si sviluppa con il supporto di una postazione mobile della Polizia di Stato (gazebo) e prevede il contatto diretto sia con le potenziali vittime alle quali verrà offerto il sostegno dell’èquipe istituzionale multidisciplinare composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine e della Squadra mobile, sia con la generalità della cittadinanza per discutere delle caratteristiche e peculiarità del fenomeno, anche con l’ausilio di filmati e distribuzione propagandistica di brochure predisposte per l’occasione della Polizia di Stato. L’attività di sensibilizzazione al fenomeno della violenza di genere intende raggiungere direttamente le persone; per questo motivo, durante la mattinata odierna l’attività dei poliziotti si è concentrata in C.so Fratelli Cervi a Riccione. Durante la scorsa stagione primaverile ed estiva, invece, gli incontri con la cittadinanza si sono svolti in Rimini, in P.le Fellini, al Centro Commerciale “Le Befane”, in Piazza Cavour, in Piazza Tre Martiri, nonché in Riccione e a Santarcangelo. Importanti sono anche i risultati conseguiti: migliaia sono stati sino ad ora i curiosi che si sono avvicinati al poliziotti anche semplicemente per avere alcune informazioni. Durante gli incontri, sono state alcune decine le segnalazioni di stalking raccolte e allo stato sono decine le procedure relative all’ammonimento (tra quelle definite e quelle in corso di definizione) e diverse le persone denunciate all’autorità giudiziaria per maltrattamenti in famiglia. Il progetto della Polizia di Stato proseguirà anche durante le prossime festività natalizie e durante il prossimo anno con ulteriori iniziative organizzate dalla Questura di Rimini in collaborazione con le Amministrazioni comunali e i diversi Enti che sono ogni giorno sinergicamente impegnate nell’attività di prevenzione e repressione di condotte violente contro le donne.