Il prossimo 15 dicembre anche da Rimini i pensionati raggiungeranno Roma in piazza Santi Apostoli per chiedere la rivalutazione piena delle pensioni, per l’estensione della “quattordicesima mensilità” alle pensioni contributive medio basse e per una pensione di garanzia ai giovani. I pensionati, pur essendo tra le fasce di contribuenti che pagano fino all’ultimo centesimo di tasse, continuano ad essere spremuti, senza peraltro avere conseguenti servizi sociali e sanitari, che per certe fasce saranno addirittura tagliati. A questo si somma il fatto che nella Legge di bilancio nulla è stato previsto in tema di qualità occupazionale, precludendo così un futuro pensionistico dignitoso per i giovani.
La Legge di bilancio del Governo Meloni interviene sulla L.388/2000 sospendendo la piena rivalutazione delle pensioni, per quelle oltre 4 volte il minimo (1600/1700 euro nette al mese). Si tratta di un intervento che andrà ad agire su pensioni costruite negli anni attraverso contributi, con importi da € 1.786 netti. Secondo le analisi del Dipartimento Previdenza di CGIL e SPI si determinerà una perdita nel biennio 2023/2024 da € 578 ad € 2.769. Considerando l’aspettativa di vita al pensionamento, si verificherà una perdita totale che va da € 7.804 per le donne (€ 6.673 per gli uomini), per le pensioni di importo medio. Gli effetti del taglio sulla rivalutazione porteranno per il decennio 2023-2032 a 36 miliardi e 805 milioni il taglio sulla spesa pensionistica. In provincia di Rimini le pensioni taglieggiate dal Governo, quelle di vecchiaia/anzianità, saranno oltre 27.000. Inoltre le misure del Governo non prevedono alcun finanziamento aggiuntivo per le persone non autosufficienti, così come per il Fondo unico per le persone con disabilità. Sono stati inoltre letteralmente scippati 350 milioni di euro – già accantonati - che sarebbero stati destinati a sostegno delle persone con disabilità, attraverso un’apposita riforma del sistema.
Secondo i dati del Rapporto INPS “Statistiche in breve” riferiti all’anno 2022, il numero delle pensioni erogate nel complesso sono 22.772.004. Il numero complessivo dei pensionati è di 16.131.414, il gruppo più numeroso di pensionati è quello dei titolari di pensione di vecchiaia/anzianità pari a 11.316.617. L’importo medio annuo complessivo delle pensioni è pari ad € 14.150 lordi. Il reddito pensionistico per le donne è inferiore rispetto a quello degli uomini del 27%: € 16.991 contro € 23.167, una differenza di € 6.176 all’anno. Le donne sono il 52% sul totale del numero dei pensionati. Il 58% delle pensioni erogate ha un importo mensile inferiore a € 1.000 lordi.
Secondo i dati INPS disponibili per il 2023, complessivamente tra i settori privato e pubblico le pensioni erogate sono pari a 113.895 di cui 98.490 nel settore privato e 15.405 nel settore pubblico. Nel settore privato le pensioni erogate agli uomini sono 44.230; alle donne 54.260. Nel settore pubblico le pensioni erogate agli uomini sono 6.394; alle donne 9.011. L’importo medio mensile lordo della pensione per gli i dipendenti settore privato è pari ad € 1.897. Le donne nella medesima condizione percepiscono in media un importo di pensione di vecchiaia/anzianità pari a 918,83. Anche nell’importo delle pensioni erogate ai dipendenti pubblici la differenza della pensione di anzianità tra uomini e donne è elevata. Per quanto riguarda il numero totale dei pensionati nella provincia di Rimini, essi sono 88.611 di cui 45.072 donne in rapporto ad una popolazione provinciale di 338.084 (dati ISTAT gennaio 2023).
Secondo Roberto Battaglia, Segretario generale SPI CGIL Rimini: “Si manifesta per consentire anche per chi lavora e per i giovani, perché per loro sarà sempre più difficile in futuro andare in pensione e avere una pensione dignitosa. Il taglio della rivalutazione determinerà una perdita alle pensioni con effetti permanenti che si moltiplicheranno negli anni; un vero e proprio furto a danno dei pensionati. In campagna elettorale avevano detto che abolivano la “Legge Fornero”… sono riusciti a peggiorarla.”
Per Isabella Pavolucci, Segretaria generale CGIL Rimini: “Le donne, anche una volta raggiunta la pensione, scontano una condizione determinata dalle diseguaglianze vissute nel mondo del lavoro e nella società: carriere discontinue, precarietà, lavoro irregolare, part time involontari e squilibri nei carichi di cura familiare. Una serie di criticità che non trova risposte adeguate nella Legge di bilancio, che anzi rischia di peggiorare la condizione previdenziale delle donne.”
Da Rimini SPI CGIL organizza i pullman per raggiungere Roma in occasione della manifestazione nazionale dei pensionati di venerdì 15 dicembre, che sarà conclusa con i comizi di Ivan Pedretti, Segretario generale SPI CGIL e Maurizio Landini, Segretario generale CGIL. Le partenze previste sono da Rimini (sede CGIL) alle ore 4:30 e Cattolica (casello A14) alle ore 5: è possibile prenotarsi chiamando lo 0541-779946 o rivolgendosi ad una sede CGIL della provincia di Rimini.