Due figli all’Università, l’ex marito lontano, un affitto da pagare, con il solo stipendio da impiegata, “ma almeno ho potuto usufruire dell’esenzione della Tari. Avrei dovuto pagare 280 euro e invece grazie alle politiche sociali del comune nel 2019, non ho pagato nulla”. Quella di Giovanna, 51 anni, è una delle 616 famiglie che per l’anno appena trascorso hanno potuto usufruire dei soldi messi a disposizione dal Comune di Riccione per dare una mano ai cittadini che ne hanno fatto richiesta.
Nel 2018, le famiglie a basso reddito ISEE che hanno presentato domande per il Bando Tari sono state 558, nel 2019 sono state invece 616 e per garantire la più ampia copertura finanziaria possibile l’amministrazione comunale ha aumentato la somma stanziata per le agevolazioni ed esenzioni sulla Tassa rifiuti portandola da 180.000 euro a 250.000 euro. Inoltre Riccione è l’unico comune che prevede anche la possibilità di esenzione totale, oltre che di riduzione parziale.
“Riteniamo che il Bando Tari - commenta l'assessore al Bilancio del Comune di Riccione Luigi Santi - sia uno sforzo concreto nei confronti delle fasce più svantaggiate. Ogni anno, per questo bonus sociale abbiamo cercato di inserire elementi nuovi per poter ampliare il numero delle famiglie che vi possono accedere, così come abbiamo portato la cifra complessiva del fondo da 180 a 250 mila euro. E infatti si è visto che dal 2018 al 2019 si è avuto un aumento del 10% in più di famiglie che ne hanno avuto accesso. Inoltre queste del Bando Tari sono risorse che il Comune accantona con le sue sole forze e non con aiuti di altri Enti. La lotta all’evasione ci ha dato la possibilità di accantonare risorse autonomamente, che poi abbiamo ridistribuito per aiuti e servizi ai cittadini. Si possono fare anche altri esempi, il Comune di Riccione già 4 anni fa aveva abbassato di oltre il 30% le rette degli asili nido senza prendere contributi dalla Regione, queste rette le teniamo basse anche nel 2020”.