Sicuramente è un problema di educazione, di senso civico, di non appartenenza alla città, di menti rovinate da videogiochi, da alcolici e da qualche canna di troppo. Forse è un problema di delinquenza, perché ormai in Riviera ma soprattutto a Riccione non se può davvero più. La gente ne ha i maroni strapieni di questi ragazzotti balordi e l’impressione è che se qualcuno riuscisse ad acchiapparli potrebbe succedere il peggio. L’ultima è di questa notte. Le lettere che formavano la parola Riccione, simbolo e “autografo” della città, sono sparite. Le hanno divelte quattro imbecilli o forse qualcuno di più e le hanno gettate in mare. Una bravata, diranno i buonisti. Uno sfregio alla città, il pensiero di chi vorrebbe gonfiarli di botte. Nessuno li ha visti. Ci fosse stato un testimone, ci fosse stato anche nelle vicinanze un rappresentante delle forze dell’ordine, nulla di nulla. Ora gridano tutti allo scandalo e alla vergogna: politici e cittadini, turisti ed operatori, amministratori e consiglieri. Dobbiamo prendere atto, purtroppo, che la Perla il suo Verde lo stia perdendo giorno dopo giorno. Offuscato e scolorito da questa teppaglia che di notte va in giro a farne di tutti i colori. Non bastano più le segnalazioni, le multe o le denunce. Questi se ne fregano e il giorno dopo ci rifanno. Bisogna cacciarli a pedate nel sedere, vietargli l’accesso in città e al primo sgarro spedirli in galera. Se ci fosse una giustizia diversa e se si riuscisse a prenderli sarebbe tutto più semplice. Ed invece aspettiamo quello che succederà stanotte… con la speranza che tornino presto ai loro paeselli.
Cronaca
20:05 - Romagna