I poliziotti della Squadra Mobile, nella mattinata di ieri, hanno notato nella zona di Marina Centro due cittadini albanesi sospetti che parlottavano tra loro in compagnia delle rispettive compagne, già segnalati come potenziali spacciatori. Entrambi sono stati sottoposti a perquisizione personale e ai rispettivi veicoli. Ad entrambe le coppie veniva chiesto di indicare il proprio domicilio e di mostrare le chiavi dei rispettivi appartamenti. Nel corso di questi accertamenti le indicazioni rese dai due uomini, ma anche dalle rispettive compagne, risultavano vaghi e discordanti, anche in relazione al possesso delle chiavi di casa. Una coppia dichiarava di abitare a Riccione mentre l’altra a Rimini nord. Tutto falso perché i poliziotti già conoscevano i domicili delle due coppie, situati entrambi a Rimini, uno in zona Marina centro e l’altro tra Viserba e Torre Pedrera. Le perquisizioni delle abitazioni davano i risultati sperati: nell’appartamento di Marina centro, venivano trovati circa 80 grammi di cocaina, una bilancia di precisione, altro materiale utile per il confezionamento di stupefacente e la somma di oltre 5.000 €uro. Inoltre, spuntava fuori un altro mazzo di chiavi di un portone che apriva uno stabile poco lontano dove gli investigatori rinvenivano e sequestravano una pistola Beretta calibro 9, con caricatore e proiettili, ulteriori 350 grammi di cocaina e la somma di circa 1.000 euro. Un albanese di 28 anni, vistosi scoperto, dichiarava di essere lui proprietario dell’arma e possessore dello stupefacente rinvenuto.
Nel frattempo la seconda squadra dei poliziotti della mobile si era recata nell’appartamento di Rimini nord da dove usciva un altro connazionale della coppia, noto anch’esso alle forze dell’ordine per essere già stato arrestato per reati inerenti gli stupefacenti. Lo straniero, fermato e sottoposto immediatamente a controllo, ha esibito documenti con dati anagrafici ben diversi da quelli noti e gli è stato trovato nella giacca un mazzo di chiavi identico a quello in possesso della coppia. Vistosi scoperto, il giovane spontaneamente ha dichiarato che all’interno di un cassetto della camera da letto era presente cocaina. Durante la perquisizione è stata trovata nche una ingente somma di denaro per il valore di oltre 2.500 euro. Al giovane è stato sequestrato anche il cellulare personale che durante tutte le operazioni di perquisizione ha continuato a squillare ed a ricevere messaggi, presumibilmente connessi ad incontri per la cessione di stupefacente.
I due albanesi, entrambi ventottenni, sono stati tratti in arresto. Mentre per uno il magistrato ha disposto il trasferimento in carcere, per l’altro è stato disposto il processo per direttissima al termine del quale è stata prescritta la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di firma giornaliera presso la polizia giudiziaria fino alla prossima udienza prevista per il 4 marzo.