Un finto incidente poteva fruttare anche 70mila euro, per un giro d'affari ricostruito dagli investigatori di almeno 400mila, e che ha portato agli arresti domiciliari un medico del pronto soccorso dell'ospedale Infermi di Rimini (62 anni, originario di Roma), un ex broker assicurativo (58, riminese) e un falso 'pluri infortunato', 36enne napoletano con vari precedenti compreso il tentato omicidio.
L'indagine 'Rischio zero' del nucleo investigativo dei carabinieri di Rimini, della Guardia di Finanza e delle rispettive sezioni di polizia giudiziaria, ha scoperto come almeno dal 2015 tra il medico ortopedico dell'ospedale e il broker un sodalizio basato su falsi certificati medici per infortuni domestici o incidenti stradali accaduti a persone con più assicurazioni. In questo modo, non dichiarando l'esistenza delle varie e diverse polizze, gli infortunati intascavano più premi contemporaneamente dividendo la somma con il broker. Al medico invece i certificati venivano pagati da 200 a 1000 euro.