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Cronaca 18:19 | 05/01/2022 - Rimini

Fratelli d'Italia: "A scuola dal 10 gennaio, prima sarebbe deleterio per tutti"

Fratelli d’Italia Rimini interviene sulla questione del rientro scolastico in Emilia Romagna ponendo in rilievo delle questioni che appaiono di assai ardua risoluzione, "soprattutto stante un’azione Governativa che si è dimostrata incapace di porre in essere o rinnovare gli strumenti di Legge utili ad attingere alle risorse economiche necessarie per far fronte alla situazione". Ne parla, in una nota,  la Prof.ssa Nicoletta De Cristofaro, Responsabile provinciale Dipartimento Scuola e Istruzione - Fratelli d'Italia Rimini.

"Vi è stata tanta approssimazione nelle disposizioni che si sono succedute negli ultimi mesi e, fatto ancor più grave, il Governo è stato totalmente scollegato dalla realtà dei fatti, non ponendo in essere alcun intervento che ponesse in relazione le esigenze pandemiche con i diritti e necessità sia del Corpo Docente sia degli alunni. In un quadro generale che deve essere impostato nell’ottica di garantire il diritto all’istruzione come valore fondamentale del nostro Paese, sottolineando come lo svolgimento delle lezioni in presenza è incomparabilmente più efficace da un punto di vista didattico e formativo rispetto ad ogni altra forma di apprendimento, ci pare doveroso sottolineare alcune criticità che dovrebbero far pensare ad uno slittamento del riavvio delle scuole almeno al 10 gennaio, giorno in cui entreranno in vigore le nuove regole Governative sulla cui efficacia nutriamo profondi dubbi. Innanzitutto un primo dato allarmante viene da una semplice lettura dei contagi in Emilia Romagna che vede una continua crescita dei positivi al virus Sars Covid 19 con una forte incidenza nei ragazzi in fascia di età scolastica, fatto che seppur fortunatamente non collegato ad una ospedalizzazione degli stessi, è sicuramente importante fattore di diffusione a livello generale. 

La riapertura delle scuole presenta, ad avviso di FDI, diverse difficoltà: 

- in primis i docenti ed i collaboratori sospesi che potranno comunicare solo entro il 6 gennaio la prenotazione del vaccino, resosi obbligatorio dalle normative vigenti, con una conseguente falla data dal fatto che i supplenti rilevabili dalla selezione a mezzo scorrimento graduatoria di istituto o MAD non sono convocabili per via della tempistica, si necessita infatti di almeno 48 ore. C’ è dunque la quasi certezza di non avere insegnanti sufficienti a copertura della didattica con la mancanza anche di ogni garanzia per le ore suppletive non disponibili per assenza dei fondi a cui si aggiunge la Dad per i bambini in quarantena non garantita per la mancanza dei docenti. 

- inoltre è evidente l’incidenza del green pass rafforzato per bus, che oltre a diminuire le corse, coinvolge i bambini appartenenti ad una fascia di età che non prevede tale strumento. 

Per tutte queste ragioni - si prosegue - suggeriamo uno slittamento della ripartenza delle lezioni al 10 gennaio poiché il diritto allo studio deve veder garantita la sua concreta possibilità di esercizio, non una speranza di poter ottemperare agli obblighi didattici, speranza peraltro che per le ragioni suesposte appare alquanto flebile. Fratelli d'Italia ha sempre sostenuto, e continua a sostenere, che la didattica debba essere svolta in presenza, cosi da agevolare le famiglie, i docenti, i dirigenti, ma soprattutto gli studenti nel loro percorso formativo e sociale. Si deve lavorare per aumentare la sicurezza nelle scuole, si devono stanziare maggiori risorse e vanno definiti nuovi protocolli per la gestione delle quarantene, partendo anche da interventi strutturali sull'areazione e la ventilazione dei locali scolastici".