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Cronaca 15:03 | 12/01/2021 - Rimini

Fugge dall’incidente che aveva causato, ma viene tradito da un “Tag”

Riesce a fuggire all’incidente che aveva causato con la sua auto ma, dopo qualche mese, si tradisce su facebook e viene individuato dagli agenti della Polizia locale, grazie ad un “tag”. L’episodio, avvenuto a metà estate nelle vicinanze del parco Cervi, aveva visto come vittima un ciclista riminese che, mentre stava regolarmente pedalando sulla pista ciclabile, viene improvvisamente investito da un’auto con targa straniera. Il conducente dell’auto scende solo un attimo, appena il tempo per capire cosa fosse successo, per poi ripartire senza verificare le condizioni di salute del ciclista né, tantomeno, prestare soccorso o lasciare i propri contatti. Un attimo sufficiente però, al malcapitato ciclista, per estrarre il telefono e realizzare alcuni scatti, tra cui le immagini dell’auto straniera e la persona sconosciuta scesa dall’auto. Fortunatamente per il ciclista non si tratterà di nulla di grave ma, una volta ripreso, decide comunque di sporgere denuncia, portando le foto scattate al Comando della Polizia locale.
L’indagine, partita immediatamente, si dimostra però subito in salita per i pochi elementi in mano. Dopo un intenso lavoro durato diversi mesi, grazie al coordinamento del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, gli agenti della Polizia locale, con la collaborazione della Polaria (Polizia di frontiera), sono giunti all’individuazione dell’investitore.
Nelle indagini si sono rilevate fondamentali le analisi svolte nella Rete grazie alle quali, scandagliando sui social immagini, post, chat, si è arrivati a stingere il cerchio sul sospettato principale. Pur non avendo sui social nessun profilo riconducibile al suo nome di battesimo, è stato possibile individuare una sua pagina, sotto altro nome, grazie all’incauto “tag” sul profilo del fratello, insieme al quale era stato fermato mesi prima, dalle Forze dell’ordine, in diverse località italiane.
Una volta risaliti al profilo dell’indiziato, gli agenti hanno analizzato immagini e video, riconoscendo lo stesso veicolo con cui aveva investito il ciclista riminese e, addirittura, gli stessi indumenti immortalati nel momento dell’incidente.