Le parole del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, a sostegno del rifiuto di Leoluca Orlando nell'applicazione del decreto sicurezza voluto dal Governo gialloverde, non sono piaciute ovviamente ai responsabili locali della Lega Nord. Il segretario provinciale Bruno Galli è subito intervenuto a favore del ministro Salvini: “Gnassi dovrebbe essere l’ultimo a parlare di sicurezza. Ha reso Rimini una città invivibile che lotta con l’emergenza immigrazione, che è ostaggio di criminali senza scrupoli e che, numeri alla mano, è schizzata in vetta alle classifiche nazionali per il numero e la frequenza di reati al patrimonio, stupri e violenze. E nonostante questo minaccia la disobbedienza civile nei confronti di una legge sacrosanta varata dal Governo e voluta con ostinazione dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini che, per la prima volta, mette mano, con azioni e strumenti concreti, alla piaga dell’immigrazione clandestina. Lo sanno tutti come dietro il solidarismo di facciata del partito dell’accoglienza si celi un labirinto di interessi e di guadagni 'criminali' maturati proprio sulla pelle dei migranti e di chi, per le ragioni più disparate, sbarca illegalmente in Italia. Gnassi se ne faccia una ragione e risponda ai suoi doveri di Sindaco. La legge sulla sicurezza e l’immigrazione punta a rispristinare il controllo dello Stato sul territorio e sulle frontiere e a verificare lo status giuridico delle centinaia di migliaia di immigrati che abitano le nostre città. Chi ne ha il diritto potrà restare in Italia e gli verrà garantito un percorso di accompagnamento e inserimento nel mondo del lavoro. Chi invece sfrutta i canali dell’accoglienza, chi non fugge da guerre o persecuzioni verrà riaccompagnato in patria. Inoltre, la norma attribuisce ai sindaci maggiori poteri e risorse per la sicurezza. Cosa di cui Gnassi dovrebbe felicitarsi e non il contrario”.
Politica
15:42 | 15/12/2017 - Rimini