Allenamenti funzionali e calistenici, corsi di nuoto multilivello e pratiche di Hatha e Odaka Yoga, alla ricerca di un’armonia tra corpo, mente e spirito. E’ un’estate ricca di attività quella che stanno vivendo i ragazzi e le ragazze di San Patrignano in collaborazione con Culto Wellbeing, brand del territorio che promuove una forma di benessere profonda e sostenibile, accogliendo il risultato estetico come una naturale conseguenza dello stare e del sentirsi bene con sé stessi e con ciò che ci circonda.
Nasce da un’affinità di missione questa collaborazione, ovvero quella di aiutare le persone, supportandole in un percorso di crescita personale nonostante i contesti e i vissuti dentro e fuori la comunità siano differenti. Per questo il Team Culto si è proposto volontariamente come ulteriore sostegno ai nostri ragazzi, educandoli a coltivare sé stessi attraverso sane e buone abitudini. “Poter contribuire alla causa di San Patrignano - dicono i fondatori di Culto Tommaso Bezzi e Stefano Sorbino - ci avvicina allo scopo più profondo del nostro percorso professionale: infondere consapevolezza tra le persone come strumento per stare bene, ovvero capire chi siamo e di cosa abbiamo bisogno per raggiungere un equilibrio psico-fisico. Ecco perché abbiamo scelto di oltrepassare il concetto di Wellness per evolvere nel Wellbeing, cioè una forma di benessere estremamente personale, in cui ognuno viene stimolato a trovare la propria strada. Siamo davvero entusiasti di viverci questa esperienza, certi che potrà arricchirci in primis come esseri umani, poi come professionisti”.
Ad aver aderito al progetto sono circa 300 fra le ragazze e i ragazzi in comunità e il progetto settimana dopo settimana ha riscontrato sempre più interesse. “Per San Patrignano lo sport è sempre stato uno strumento per favorire il benessere della persona – spiega Fabio Ferretti, educatore ed uno dei responsabili del Gruppo Sport della comunità – Per questo ci è sembrato naturale accogliere la proposta di Culto Wellbeing che potrà essere utile ai nostri ragazzi per focalizzare ancor più il ruolo che l’attività fisica, “quella sana e del sentirsi bene", può avere nella loro vita, all’interno di un percorso di cura di se stessi ben più ampio”.