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Cronaca 11:46 | 13/02/2024 - Rimini

Il 20 febbraio sciopero nazionale: il diritto alla casa è una cosa seria

Le categorie FP CGIL, CISL FP e UIL FPL sono in pressing per il rinnovo del contratto Federcasa
applicato al personale che lavora nelle aziende di gestione delle case popolari.

Il diritto alla casa ed il personale ACER

Il diritto alla casa è una cosa seria. Ancora di più: il diritto ad una casa pubblica è il più importante per i fragili che fanno parte di una comunità. La messa in opera di quel diritto, con un’azione quotidiana, appassionata e specializzata, passa per i lavoratori e le lavoratrici della galassia ACER (azienda casa Emilia-Romagna); personale che segue bandi e graduatorie, che ogni giorno risponde e trova soluzioni ai problemi di chi ha già una casa popolare o di chi è in una graduatoria. Lavoratori e lavoratrici con un contratto nazionale che è scaduto dal 2021 e che continuano a combattere contro difficoltà e scarsità di risorse, in una condizione in cui l’incapacità della politica di rispondere al grande bisogno di case popolari determina investimenti inadeguati. 

Le richieste dei sindacati

E’ indispensabile che anche la capacità di chi lavora in ACER (30 dipendenti a livello provinciale) sia riconosciuta e valorizzata nel rinnovo del contratto nazionale Federcasa per il triennio 2022-2024.

Le tre sigle sindacali hanno inviato nei giorni scorsi una lettera ai Sindaci della provincia di Rimini ed al Presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad, annunciando lo sciopero del 20 febbraio prossimo, per informare e coinvolgere istituzioni e cittadini e per mettere in chiaro che si chiede alla politica un intervento concreto, strutturale e realmente applicabile per rafforzare il sistema dell’edilizia residenziale pubblica, capace di risolvere i problemi sociali cronici in questo ambito”.                                                           L’obiettivo è quello di ottenere per i lavoratori e le lavoratrici un rinnovo contrattuale che aiuti anche queste persone a affrontare  la crisi economica e inflattiva; crisi altamente impattante sulle fasce più deboli e sui redditi medio bassi.

Un Paese che sistematicamente ignora le ragioni di chi lo serve con passione e dignità, in qualsiasi ambito, non può definirsi moderno; la politica deve prendere posizione per il rinnovo adeguato del contratto Federcasa, accettando la sfida di fare un passo importante per  una macchina pubblica più efficiente, meno mortificante per chi ci lavora e perciò ancor più rispondente ai bisogni della cittadinanza.