La giunta comunale di Riccione ha deciso di dare continuità al progetto regionale “Al nido con la Regione” che prevede l’abbattimento delle tariffe dei nido dell’infanzia per le famiglie con Isee fino a 26mila euro per l’anno educativo 2023-2024.
Terminati i fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna a copertura del progetto per gli aventi diritto, il Comune di Riccione ha stanziato ulteriori 8mila euro che copriranno l’ultima mensilità prevista dal progetto e relativa al mese di giugno 2024. L’iniziativa riguarda 166 bambini nella fascia 0-3 anni iscritti agli asili nido comunali e al Boorman Ceccarini con 10 posti in convenzione.
Il progetto dell’Emilia-Romagna “Al nido con la Regione” prevede la riduzione degli oneri a carico delle famiglie con l’obiettivo di proporre misure economiche agevolate a favore dell’inclusione sociale, del potenziamento del welfare e della conciliazione vita-lavoro. Con delibera 263 del 7 dicembre 2023 la giunta comunale aveva approvato le modalità di ripartizione dei fondi regionali destinati al sostegno alle famiglie in base alle attestazioni Isee.
In particolare si sono stabilite due fasce di reddito: il gruppo 1 al quale è stato applicato un abbattimento delle tariffe pari al 60% per le fasce di reddito agevolate comprese nelle fasce dalla 1 alla 16 ovvero con un reddito Isee fino a 15 mila euro; il gruppo 2 al quale è stato applicato un abbattimento pari al 50% delle tariffe per le fasce agevolate di reddito finora comprese dalla 17 alla 26, ovvero con un reddito Isee da 15 mila a 26 mila euro.
All’abbattimento delle tariffe previsto dal progetto regionale si aggiunge il rimborso proporzionale Inps per tutti i redditi e ad oggi si calcola che le misure di sostegno alle famiglie possono garantire il servizio praticamente gratuito per circa il 60 per cento dei bambini iscritti ai servizi educativi per la prima infanzia mentre il restante 40 per cento può godere di significative riduzioni in base al reddito.
“Il Comune di Riccione, implementando i fondi regionali destinati all’abbattimento delle tariffe per i servizi educativi per la prima infanzia, ribadisce l’importanza politica e sociale di misure economiche come queste destinate al sostegno delle famiglie – commenta la vicesindaca e assessora ai Servizi educativi, Sandra Villa – e volte a favorire la conciliazione vita-lavoro, l’occupazione femminile e, in generale, lo sviluppo sostenibile e inclusivo della società”.