Il sindaco di Riccione, Renata Tosi e l'assessore alle Attività Produttive, Elena Raffaelli, si assumeranno direttamente e con propri fondi, i costi della sicurezza per garantire lo svolgimento del mercato settimanale, di venerdì 27 novembre, a Riccione. La decisione al termine della videoriunione con le associazioni di categoria, questo pomeriggio alle 14. Sindaco e assessore pagheranno di tasca loro 16 (volontari o steward) individuati dalle associazioni di categoria che avranno il compito di vigilare sugli accessi interdetti all'area del mercato. Ai 16 volontari saranno affiancati da altri 16 operatori di polizia locale e protezione civile, che all'interno dell'area di vendita, quindi girando tra i banchi, vigileranno sull'applicazione delle norme per il contenimento dell'epidemia. La decisione del sindaco Tosi e dell'assessore Raffaelli, di sostenere i costi della vigilanza, è stata dettata dalla necessità di agevolare lo svolgimento del mercato, dal momento che le associazioni di categoria si sono dette contrarie sia a sottoscrivere un contratto con i volontari (che avrebbe comportato al massimo un costo ripartito tra i 280 banchi di 3 euro), sia a sottoscrivere una richiesta al Comune per l'invio di un eventuale bollettino di pagamento di un'agenzia di vigilanza specializzata, anticipato dall'Ente, e poi recuperata e ripartita tra gli ambulanti. "La decisione di accollarci personalmente la spesa della sicurezza per il solo mercato di venerdì 27 novembre è stato un modo per aiutare gli ambulanti - ha detto il sindaco - avremmo potuto rinviare o spostare o ridurre l'area del mercato. Diciamo che a questo punto lo intendiamo una sorta di ristoro Tosi-Raffaelli agli ambulanti, chissà che altri amministratori locali non pensino di fare lo stesso con un gesto, piccolo ma significativo nei confronti dei loro cittadini".
"Vorrei anche sottolineare che la sicurezza che il Comune garantisce - ha detto l'assessore Raffaelli - di 16 uomini riveste già un costo per le casse del Comune. A questo punto abbiamo deciso con il sindaco di fare la nostra parte... per così dire in soldoni".
Come è noto, l'ordinanza regionale impone ai mercati settimanali l'applicazione di una serie di norme a tutela della salute pubblica per il contenimento dell'epidemia da coronavirus. Tra queste regole stringenti e dal valore di legge, vi è la perimentazione dell'area mercatale chiudendo le vie d'accesso secondarie e consentendo l'accesso all'area solo attraverso varchi puntualmente predisposti. Stando alle regole in vigore fino al prossimo venerdì, il mercato di Riccione necessita della presenza di 32 addetti alla vigilanza. Nella video riunione con le associazioni di categoria degli ambulanti hanno preso parte oggi Nicola Angelini (Fiva – Confcommercio della provincia di Rimini, rappresentanza territoriale della Federazione italiana venditori ambulanti), Marco Mussoni (CNA) Andrea Del Bianco (Confesercenti) Fabrizio Vagnini (Confesercenti) Damiano Suzzi (Confartigianato) e Emanuela Mazzotti (indipendente). Dal Comune di Riccione è stato spiegato tecnicamente - anche grazie al comandante della polizia locale, Achille Zechini, - che "il Comune è obbligato a perimentrare l'area del mercato con transenne, direttamente o per conto terzi, sostenendo costi, Gli agenti per il venerdì hanno un costo giornaliero con straordinario obbligatorio. Per le intersezioni, le traverse quindi, che sono interdette in base all'ordinanza non basta la sola chiusura con transenna, ma serve la vigilanza. Per agevolare gli utenti del mercato si è pensato di provvedere a due varchI in uscita e due in ingresso. Tutte queste caratteristiche portano al necessario impiego di 32 persone per rispettare l'ordinanza che è legge".