Aderendo alle istanze e al grido d’allarme lanciato da più parti, LAB Borgo San Giovanni – la scuola riminese di danza e delle arti – si fa promotrice e dà voce alle numerose realtà del territorio
riminese che non sono state contemplate nei vari provvedimenti governativi di supporto, anche economico, alla loro sopravvivenza. “La danza” spiega Chiara Giovagnoli, direttrice e fondatrice di LAB, “è un’arte e non uno sport. Questo elemento distintivo non deve trarre in inganno. E’ vero infatti che la danza non è equiparabile a sport quali l’atletica, il tennis, ecc. ma condivide con gli sports la necessità di avere una elevata preparazione fisica. Come è stato efficacemente detto, la leggiadria che si legge sui volti e sui corpi dei danzatori non deve essere associata al concetto di assenza di fatica e sforzo. I danzatori, sin dai loro primi passi, vengono educati alla necessità di non lasciare trapelare la fatica e la durezza della performance. “Per tale ragione” – prosegue la direttrice di LAB – “non possiamo certamente essere associati allo sport tout court, ma ciò che c’è dietro lo spettacolo (ossia dietro la danza intesa come espressione artistica) deve essere valorizzato o quanto meno tenuto in considerazione. Ciò significa che le scuole di danza, in un momento come questo, non possono essere lasciate sole al proprio destino, perché non curarsi di loro e del loro futuro, significherebbe condannarle all’estinzione”.
Le parole di Emma Petitti: “L’emergenza sanitaria che stiamo attraversando rischia di mettere fortemente a rischio il mondo della cultura e dello spettacolo, così come la tenuta di quei luoghi di aggregazione presenti su tutto il territorio regionale e riminese dove siamo stati abituati a ritrovarci e socializzare. Un territorio come il nostro, in cui cresce sempre più “voglia di cultura” non può
prescindere dalla valorizzazione di questo comparto”. “La cultura costituisce parte integrante della comunità e ricopre un ruolo centrale per lo sviluppo sociale ed economico delle nostre città. All’interno di questo mondo convivono imprese, associazioni, partite Iva e artisti, insieme a un elevato numero di fornitori, tecnici, lavoratori. Non tutelare un settore come questo significa perdere posti di lavoro, perdere bellezza, perdere la nostra capacità di vivere a pieno il tempo libero. Ora più che mai serve tutelare questo settore fortemente minacciato dalle restrizioni di Covid 19, che si trova oggi a fare i conti con troppi punti interrogativi circa il suo futuro e le sue prospettive”. “Come regione >Emilia Romagna ci siamo e abbiamo promosso un programma multimediale dal
titolo #laculturanonsiferma per dare spazio agli esponenti della cultura e dello spettacolo del nostro territorio , e parallelamente finanziato un pacchetto di risorse ad hoc. Si tratta di un
primissimo passo, di certo non risolutivo.”. “Faremo di tutto, anche attraverso il dialogo con il Governo e il Ministero preposto, per trovare delle soluzioni e dare delle risposte concrete a chi opera nella cultura”.
Il video tributo.
Il 29 aprile, come ogni anno, si tiene la Giornata Mondiale della Danza. Quest’anno CID UNESCO l’ha dedicata alla divina Alicia Alonso, morta a L’Avana lo scorso 19 ottobre, una artista che ha
portato la danza alla massima espressione dell’arte. LAB ha deciso di realizzare un tributo video, grazie anche alla partecipazione di artisti eccellenti da tutto il mondo e personalità di diversi
settori della nostra città, che sarà trasmesso sulla pagina facebook di LAB – Borgo San Giovanni e in contemporanea sulla pagina facebook di Geronimo news accompagnato da ospiti e contributi in diretta steaming, mercoledì 29 aprile alle 15,30.