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Cronaca 11:11 | 22/04/2020 - Dall'Italia

Il saluto di Riccione Teatro ad Antonio Tarantino

Riccione Teatro ricorda con commozione Antonio Tarantino, grande drammaturgo che ha legato il suo nome a una delle stagioni più fertili del Premio Riccione per il Teatro. Nato nel 1938 a Bolzano, Tarantino si è spento oggi a Torino all’età di 82 anni.

A lungo attivo come pittore, Tarantino approda tardi alla scrittura teatrale ma si impone subito all’attenzione conquistando il Premio Riccione nel 1993 con gli inediti Stabat Mater e Passione secondo Giovanni, le prime due pièce della “tetralogie delle cure, una straordinaria commistione di ispirazione religiosa e vena dissacratoria, spirito tragico e tono grottesco. Ad assegnargli il riconoscimento più ambito di quell’edizione storica – contrassegnata anche dai premi ad Edoardo Erba e Piera Degli Esposti – è una giuria presieduta da Odoardo Bertani e composta da grandissime personalità del teatro e della cultura, nomi come Luca Ronconi, Enzo Moscato, Maria Grazia Gregori, Marisa Fabbri, Ettore Capriolo, Mario Raimondo, Ugo Ronfani e Franco Quadri.

Proprio Quadri – figura chiave del Premio Riccione dagli anni Ottanta fino agli anni Duemila – è presidente di giuria nel 1997 quando Tarantino si aggiudica nuovamente il concorso con Materiali per una tragedia tedesca. Ancora una volta la giuria è straordinariamente qualificata. Oltre a Ronconi, Moscato e Gregori la lista dei giurati comprende Giorgio Amitrano, Isa Danieli, Elena De Angeli, Piera Degli Esposti, Mario Fortunato, Cesare Garboli, Egisto Marcucci, Renzo Tian e Patrizia Zappa Mulas. E altrettanto qualificato è il parterre dei premiati e dei segnalati, con autori come Giorgio Pressburger, Raffaello Baldini, Vittorio Franceschi, Carmelo Vassallo, Edoardo Erba. Tarantino si impone con un ritratto spietato della Germania degli anni di piombo, poi portato in scena dal Piccolo di Milano e insignito anche del Premio Ubu. I

L’ultimo incrocio tra Tarantino e il Premio Riccione è avvenuto al festival Castel dei Mondi di Andria, nell’agosto del 2014. In quell’occasione, l’autore di Stabat Mater era ospite di un convegno sulla drammaturgia cui partecipava, oltre al direttore di Riccionea Teatro Simone Bruscia, anche Emanuele Aldrovandi, giovane vincitore nel del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con un testo prossimo al debutto. Due generazioni di scritture a confronto e un piccolo passaggio di consegne.