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Cronaca 12:41 | 20/02/2020 - Rimini

Indagini su 24 pakistani trovati in un magazzino

Ancora in azione le unità cinofile della Polizia Locale che nella mattinata di ieri sono intervenute per controllare alcuni edifici abbandonati nella zona artigianale a nord di Rimini.  Un servizio di controllo che nasce dall’attività di pattugliamento degli agenti che, monitorando le zone attigue ad alcuni edifici abbandonati a Viserba, Viserbella e Torre Pedrera, dove erano stati registrati spostamenti anomali, anche su segnalazione dei residenti, hanno deciso di estendere il controllo all’interno della strutture, facendo intervenite anche le unità cinofile. La squadra, composta da 6 agenti in divisa e 2 unità cinofile, è intervenuta dalle 6, 30 fino alle 13 su un perimetro esteso di territorio, comprendente diverse strutture dove sono stati trovati materassi, immondizia e oggetti usati per il bivacco. Al momento del controllo è stato trovato solo un cittadino  di origini bulgare che è stato identificato.
L’attività di prevenzione poi, con la proficua collaborazione dei poliziotti a quattro zampe, Thor e Bruce, si è estesa anche nella vicina zona artigianale a nord di Rimini, dove in un capannone adibito a magazzino e uffici, sono state trovate 24 persone di origini pakistane che dormivano e si organizzavano nel loro lavoro di volantinaggio e distribuzione dei giornali pubblicitari. Il magazzino, già conosciuto alle forze dell’ordine, infatti viene usato come base di stoccaggio e partenza dei furgoni che trasportano le bici e il materiale pubblicitario da distribuire.
Durante l’ispezione è intervenuto anche un funzionario dell’ufficio tecnico del Comune che ha verificato la destinazione d’uso dell’immobile. Dal controllo sono scaturite le comunicazioni d’obbligo previste sia per informare l’ufficio stranieri della Questure che gli uffici tecnici competenti. Sono stati attivati anche tutti gli accertamenti del caso finalizzati al rispetto delle norme sul lavoro, informato l’Ispettorato per le sue specifiche competenze.

Tutte le persone trovate sono state identificate e risultavano in regola con i documenti di soggiorno, contattato anche il proprietario dell’immobile per gli accertamenti sulla destinazione dei locali e sulla regolarità del contratto d’affitto.