La banda di ladri arrestata dai carabinieri

Avevano rubato in almeno quattro province, di sicuro in quelle di Rimini, Ancona, Pesaro-Urbino e Modena. Ma li hanno presi. I Carabinieri della Compagnia di Riccione hanno infatti smantellata una banda di ladri albanesi, tutti finiti in manette nell’ambito dell’operazione "Burglar King" iniziata due giorni fa. Tutto è partito il 30 dicembre scorso, a seguito di furti in Valconca, Cattolica e nei centri limitrofi all’area di Riccione. A Saludecio determinante è stata la risultanza che ha visto, al termine di una tentata rapina in abitazione, tre malviventi non accorgersi della presenza del padrone di casa. La vittima, dopo essere minacciata, una volta fuggiti era uscito dall'abitazione riuscendo a fornire ai carabinieri il numero di targa del veicolo e il modello, una Mazda. È così emerso che, il mezzo, era stato rubato a Rimini e, fondamentali, fra l’altro sono stati gli occhi elettronici che hanno tracciato gli spostamenti dei malviventi fino ad arrivare a Fano. È stato a questo punto che i carabinieri della Compagnia di Riccione, guidati dal Capitano Marco Califano, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Fano, sono riusciti ad individuare i malviventi che, nelle Marche, si spostavano in alcuni negozi di bricolage per acquistare gli strumenti da scasso. La banda era riuscita sfuggire a un primo tentativo di fermo scappando a ben tre pattuglie nei giorni scorsi. Giovedì pomeriggio l’Arma di Riccione è riuscita a rintracciare nuovamente i malviventi, che stavano cercando di mettere a segno ulteriori  colpi, in una villetta di Fano. Seguiti, i militari dell'Arma sono così riusciti ad arrivare al covo dei malviventi e, verso le 22.30, hanno fatto irruzione arrestando quattro persone. A finire in manette sono stati quattro albanesi, tutti già noti alle forze dell'ordine tra cui un ricercato, tra i 25 e i 30 anni. Recuperati uno svariato quantitativo di attrezzi da scasso e decine e decine di monili d'oro provento dei precedenti colpi. In pochi giorni, secondo gli inquirenti dell'Arma, la banda ha messo a segno almeno 50 colpi tra le province di Modena, Rimini e Pesaro-Urbino.