Seconda volta in pochi giorni: grave situazione riscontrata all’interno di un hotel a Marina Centro, con conseguente sospensione della licenza per 15 giorni. Il provvedimento, firmato dal Questore di Rimini Rosanna Lavezzaro, è arrivato al termine di un’operazione condotta dalla Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Polizia di Stato ed alla contestuale ispezione con il diretto riscontro dei clienti allo stato alloggiati, controllo eseguito mediante verifica con la banca dati informatica del Ministero dell’Interno.
Nel corso del controllo eseguito presso la struttura ricettiva lo scorso 21 giugno è stato arrestato in flagranza di reato un cittadino di 27 anni, nordafricano, pluripregiudicato e risultato non in regola sul territorio nazionale, resosi responsabile nella circostanza del reato di resistenza, violenza e lesioni a P.U. in quanto, al fine eludere l’attività di polizia in atto, si dava a precipitosa fuga verso la spiaggia ed una volta raggiunto dagli operatori quando già aveva guadagnato la battigia, in più occasioni opponeva viva resistenza agli operatori di Polizia causando lesioni ad un operatore della squadra amministrativa (giudicate poi guaribili con gg. 10 di prognosi s.c.). L’arresto è stato convalidato dalla competente A.G. in sede dibattimentale, con condanna del tunisino al divieto di dimora in questa Provincia e contestuale emissione di nulla osta all’espulsione dall’Italia. L’atto ammnistrativo è stato immediatamente notificato all’interessato a cura degli agenti dell’Ufficio Immigrazione, con intimazione a lasciare il l’Italia entro 7 giorni.
Il controllo evidenziava inoltre che, all’interno dell’Hotel, 2 persone ospitate non erano state registrate nell’apposito portale alloggiati, di fatto sottraendole ai controlli dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, fatto gravissimo trattandosi di soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia.
A seguito delle indagini svolte, è emerso che la responsabilità per la mancata registrazione degli ospiti dell’albergo è da ricondurre alla non conforme gestione del locale stesso da parte del titolare.
Va considerato infatti che nei giorni precedenti, esattamente il 13 giugno scorso, analogo controllo era stato eseguito dal locale Comando di Polizia Locale, il cui personale evidenziava simile grave inadempimento da parte della gestione della stessa struttura ricettiva. Anche in quell’occasione, un cliente alloggiato, avente numerosi precedenti di polizia, arrestato in flagranza per spaccio di stupefacenti, non solo non risultava registrato nel relativo portale web ma con la sua condotta illegale costituiva forte motivo di preoccupazione che la struttura ricettiva in questione potesse diventare abituale alloggio di persone pregiudicate per gravi reati come lo spaccio di sostanze stupefacenti.