Rimini piange un “illustre figlio adottivo”. La notizia dell’improvvisa scomparsa del giornalista Andrea Purgatori ha destato grande commozione anche nella nostra città. Purgatori, 70 anni, è morto a Roma dopo una breve, fulminante malattia. Mente brillante, eloquio d’impatto nonché autorevole firma del Corriere della Sera, con i suoi articoli sulla strage di Ustica - della quale si occupò con tenacia e determinazione contribuendo a squarciare il velo sulla vicenda che costò la vita a 81 passeggeri del volo ITAVIA decollato da Bologna il 27 giugno 1980 - tracciò un’epoca: quella della cronaca votata alla ricerca della verità. Lo ricordiamo al "Premio Ilaria Alpi" di Riccione e ancora più recentemente alla conduzione, ne era pure autore, del programma televisivo Atlantide su La7; format grazie al quale in più occasioni si è occupato di temi di forte attualità, offrendo al pubblico una lettura sempre chiara e documentatissima dei fatti. A chi gli stava accanto e l’ha amato profondamente diceva di sentirsi “mezzo riminese”, viste le origini pesaresi del padre e l’appartenenza alla città di un pezzo della sua famiglia. A Rimini ci aveva passato tre mesi all’anno, quelli che all’epoca si chiamavano la villeggiatura, per molto tempo. In una foto di allora, nella quale Purgatori ad appena due anni e mezzo ha una copia del Corriere dei Piccoli tra le mani, colui che sarebbe diventato autore di punta del quotidiano milanese - fu nominato capo cronista appena trentaduenne - viene ritratto in una “vecchia” Piazza Cavour dei primi anni Cinquanta. Alla famiglia, agli amici e a quanti l’hanno conosciuto vanno le sentite condoglianze della redazione di Geronimo.
Cronaca
16:19 - Romagna