Max 12° 
Manca l'acqua e la siccità diventa un problema. Così il Gruppo Carabinieri Forestale, attraverso i 6 Nuclei dislocati sul territorio provinciale, ha intensificato i controlli svolti nel settore della polizia idraulica, al fine di poter mettere al sicuro le risorse idriche e gli ecosistemi acquatici. Il Programma Operativo Annuale sottoscritto tra il Comando Regione Corpo carabinieri forestale dell’Emilia Romagna e Arpae, ha consentito di mettere in moto una specifica campagna. Il tutto per accertare eventuali prelievi abusivi della risorsa idrica, tanto nelle acque superficiali, quanto sotterranee.
Alla fine delle indagini tre agricoltori della Valmarecchia, che nel corso dell'estate, sono stati accertati dai Carabinieri Forestali mentre prelevavano abusivamente acqua dal fiume Marecchia, ora rischiano una sanzione pecuniara fino a cinquantamila euro cadauno. Molte altre idrovore scovate nel corso delle indagini. Macchine che pescavano nei fiumi e "ribaltavano" in campi privati i flussi liquidi.
I luoghi messi sotto controllo per irrigazione clandestina si trovano tra i comuni di Pennabilli e Santarcangelo. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che gli impianti, anche di grosse dimensioni, realizzati nonostante i divieti imposti per contrastare la siccità e preservare gli ecosistemi acquatici. Adesso ovviamente il tutto passa nelle mani degli organi sanzionatori, che dovranno quindi decidere le pene nel merito di ciascun caso rilevato e venuto alla luce.
