Sarà comunicata a brevissimo alla scuola e alle famiglie la soluzione individuata per consentire alla Provincia di Rimini, ente titolare per legge delle competenze specifiche, di procedere con i lavori di miglioramento sismico del liceo scientifico Einstein, garantendo la piena continuità didattica in sicurezza agli studenti che saranno trasferiti in una sede temporanea idonea. A fare il punto della situazione durante il consiglio comunale di ieri sera il sindaco Jamil Sadegholvaad, interpellato dai consiglieri Gloria Lisi, Nicola Marcello e Matteo Angelini anche in qualità del suo ruolo di presidente della Provincia. Una situazione particolare, sotto l’aspetto della procedura istituzionale, precisata a margine dell’intervento del sindaco dal presidente del Consiglio Comunale prima e dal Segretario Generale poi, che hanno sottolineato come “l’ente preposto per dare risposte in materia di edilizia provinciale è la Provincia di Rimini. Si ritiene comunque opportuno nel rispetto dei cittadini fornire loro risposte”.
“Da ex rappresentante di istituto del Serpieri ammetto che anche io sarei venuto in Consiglio Comunale per pretendere delle risposte – ha esordito il sindaco Sadegholvaad - Il nostro compito in qualità di amministratori è quello di dare l’esempio. E la prima responsabilità che nella veste di presidente della Provincia mi sento di garantire è che nella scuola si possa insegnare e studiare in condizioni di sicurezza. Questo significa riuscire ad effettuare i lavori di miglioramento sismico al liceo Einstein, utilizzando i fondi del PNRR.
Credo che tutti, studenti e genitori, debbano essere contenti dell’investimento che si fa sulla scuola: lavori di adeguamento sismico della struttura, che dureranno circa due anni. Faccio una provocazione: potevamo anche fingere che quei finanziamenti Pnrr non fossero mai arrivati, evitando ogni disagio. Ma avremmo avuto una struttura non adeguata per i nostri studenti. Per questo ritengo che ci siamo mossi con serietà.
Un breve passo indietro. Nei primi giorni successivi al mio insediamento, ho incontrato il dottior Mario Nanni, dirigente dell’Ufficio regionale scolastico di Rimini, quello che una volta chiamavamo più semplicemente Provveditore per avere un quadro della situazione degli istituti scolastici superiori. Ci siamo subito messi al lavoro e ringrazio il consigliere provinciale delegato Giuliano Zamagni, che si è immediatamente dedicato al tema.
Non bisogna dimenticare il contesto in cui ci muoviamo, causa di una sciagurata riforma delle province su cui da sempre mi sono detto contrario. La provincia di Rimini ha un bilancio di 9 milioni di euro. Ha 480km di strade da gestire, 13 istituti scolastici distribuiti su 33 immobili. E’ una situazione che accomuna tutte le province, che si trovano a dover far fronte alla gestione di strade e scuole senza avere le risorse sufficienti per farlo. Affrontiamo le problematiche dell’Einstein dovendo contare sul bilancio e gli apparati tecnici della Provincia di Rimini e non su quelli ben più strutturati del Comune di Rimini.
Nonostante questa ‘debolezza’ strutturale della Provincia, da subito abbiamo cominciato a vagliare tutte le possibilità. Ad oggi sono state individuate tre soluzioni, tra cui ne abbiamo
identificata una in particolare che comunicheremo solo una volta contrattualizzata. Una soluzione in muratura, non quindi una proposta con elementi modulabili come tra le ipotesi presentate dai consiglieri di minoranza.
Devo dire con dispiacere che si è creato un allarmismo immotivato: non si andrà a scuola il pomeriggio. E’ un tema che non esiste. Questo clima però non ha aiutato nell’ambito delle trattative coi proprietari dell’immobile, con cui si lavorava sottotraccia.
Comunque oggi siamo nelle condizioni di chiudere l’accordo. Sarà mia cura informare il dirigente scolastico dell’istituto e quindi genitori e personale Ata della soluzione individuata. Che non sarà certamente andare a lezione il pomeriggio”.