La Squadra Mobile di Rimini ha tratto in arresto, unitamente a personale della Squadra Mobile di Napoli, un 39enne residente a Napoli, in esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Rimini poiché riconosciuto responsabile, unitamente ad un complice tuttora attivamente ricercato, del furto - avvenuto a Rimini nel luglio scorso - di costose attrezzature di videoriprese dall’interno di un'auto in uso ad una troupe della RAI, presente a Rimini per effettuare alcune riprese. La troupe, la scorsa estate, aveva effettuato delle riprese televisive presso la Darsena e sul lungomare Tintori al termine delle quali gli occupanti, a bordo della loro auto, avevano raggiunto per il pranzo un ristorante del centro, parcheggiando in piazza Malatesta. Ma, di ritorno dal pranzo, avevano trovato la portiera della macchina forzata ed alcune attrezzature, le più costose, che era state sottratte. Gli agenti della Mobile ridisegnavano, così, il percorso effettuato dalla troupe alla ricerca di sistemi di videosorveglianza presenti lungo tragitto che avessero registrato il loro transito. Da una attenta analisi delle immagini recuperate, appuravano la presenza sospetta di una autovettura, una Lancia Delta scura con vistosi cerchi in lega, che a debita distanza seguiva la troupe in tutti i suoi spostamenti sino in centro. Nel frattempo, grazie alla solerte attività svolta nell’immediatezza dei fatti dalla Polizia Scientifica, che riusciva a rilevare frammenti di impronta, si identificava uno dei due malviventi, pregiudicato con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Da successivi accertamenti, risultava che l’uomo, in altre occasione era stato controllato a bordo di una Lancia Delta corrispondente a quella rilevata nelle immagini, in compagnia di altri pregiudicati. Inoltre, da un controllo dei traffici telefonici, il giorno del furto lo stesso risultava essere a Rimini unitamente ad un’altra persona, con il quale aveva mantenuto frequenti contatti telefonici. L’uomo è stato rintracciato a Napoli e associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria partenopea.