I negozi di abbigliamento, le gioiellerie e i tabaccai. Sono questi i bersagli preferiti della malavita locale, attività minate nella loro sicurezza giornaliera da rapinatori e da ladri. L’azione delle forze dell’ordine non basta a garantire loro la tranquillità del vivere quotidiano. Ed allora meglio parlarne nel tentativo di individuare i rimedi da apportare. Di questo hanno parlato il questore Improta, il capo della Mobile Sacco, il presidente provinciale di Confcommercio Indino e i presidenti delle tre categorie: Zanzini (Abbigliamento), Banchetti (Federpreziosi) e Dobori (Tabaccai).
“Si comincerà – ha detto Indino - dalla mappatura di tutte le telecamere di videosorveglianza già esistenti nelle attività commerciali per avere un quadro più specifico su cui le forze dell’ordine possano lavorare. Programmato anche un nuovo incontro con gli associati per illustrare il sistema Secur Shop, che grazie ad un accordo con Confcommercio – Imprese per l’Italia permetterà di usufruire di speciali condizioni per la videosorveglianza antirapina negli esercizi commerciali, attivabile con le Questure e i Comandi Provinciali dei Carabinieri. Ritorneremo in Camera di Commercio della Romagna, sollecitandola affinché trovi le risorse per dare una mano alle aziende tramite incentivi per l’installazione dei sistemi di sicurezzao. Si è anche parlato di presidi privati tramite guardie giurate, soprattutto nelle zone più sensibili, ma i costi sono alti”.
Soddisfazione per l’esito dell’incontro è stata espressa dai responsabili delle tre categorie.