“La decisione del capo dello Stato di promulgare il testo del Decreto Milleproroghe esprimendo riserve e perplessità sul tema dei balneari conferma, purtroppo o per fortuna, che avevamo ragione. Il richiamo di Mattarella dimostra come il governo non abbia né voluto, né potuto, per le divisioni interne, affrontare il tema dell'avvio del percorso delle evidenze pubbliche per l'assegnazione delle concessioni balneari”. Così l’onorevole del Pd membro della commissione Attività produttive Andrea Gnassi sul sì con riserva del Colle al Milleproroghe. Per poi incalzare: “Bastava leggere la sentenza del Consiglio di Stato per capire che mandare la palla in tribuna e fare proroghe era ed è insostenibile. Hanno fatto promesse a vanvera, ma al governo non te la cavi se decidi di non decidere perché non puoi mantenere. Hanno lasciato nel caos e senza alcuna certezza un grande patrimonio paesaggistico, turistico ed economico del Paese, con circa 8mila km di coste e spiagge, 27mila imprese e centinaia di migliaia di lavoratori”.
Quindi, in conclusione, la riproposizione di quanto sollecitato più volte da Gnassi: “Ora il governo anziché prendersela con l'ennesimo nemico della patria, dei carburanti, dei bonus faccia subito due cose: 1) assegni la delega sulla materia a un ministro, perché non si sa neanche chi è quello incaricato; 2) faccia l'unica cosa seria che c'è da fare e cioè convocare immediatamente regioni, comuni e imprese per individuare i criteri per l'assegnazione delle concessioni con un approccio serio e concreto che guardi alle specificità territoriali".