Nella tarda serata di lunedì i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza, per i reati di resistenza e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, E. A., torinese di nascita ma riminese d’adozione, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
L'uomo, ubriaco, si recava presso un bar aperto h/24 lungo la SS 16 chiedendo di consumare una bevanda alcolica. La barista, unitamente al titolare del locale, notandone lo stato di ubriachezza, rifiutava la consumazione, cercando di spiegare all’uomo la situazione, invitandolo ad allontanarsi. In risposta E. A. colpiva il bancone del bar, tentando di aggirarlo al fine di servirsi da solo. Vista la fermezza della barista e del titolare, che continuavano a negare la consumazione, l’uomo dapprima espletava un bisogno fisiologico sul pavimento del bar e, subito dopo, con uno scatto d’ira, estraeva dalla tasca un coltello a serramanico iniziando a minacciare i presenti. Nel frattempo giungeva sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Rimini, allertata da un avventore del bar tramite chiamata al numero di emergenza 112, nonché una pattuglia della locale Polizia Municipale. Il personale operante, dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti, accompagnava all’esterno E. A., invitandolo a salire sul mezzo di servizio al fine di recarsi in caserma per le incombenze del caso. Ma l’uomo spintonava i militari cercando invano di allontanarsi. Fatto salire a bordo, lo stesso colpiva ripetutamente il vetro del finestrino posteriore, senza recare danni né a se stesso né al mezzo di servizio. L’arresto è stato convalidato e l’uomo ha patteggiato 10 mesi di reclusione che sconterà al regime della detenzione domiciliare.