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Cronaca 14:11 | 02/02/2019 - Dal Mondo

Nanni non torna, prosegue fino a Timor Est

Ci scrive lui direttamente dall'altra parte del mondo. E ci aggiorna su come sta procedendo il lungo viaggio verso il sud dell’India meta della sua nuova avventura. Ecco le parole di Matteo Nanni, il centauro riminese ancora in missione solitaria a bordo della sua Honda Transalp.

Il primo febbraio - dice - ho raggiunto il villaggio di Kanyakumari, il punto più a sud di tutta l'India. Dopo circa 16.000 km e diverse frontiere attraversate è il primo grande traguardo di questo viaggio. Tutto è stato molto intenso, circa due mesi e mezzo "on the road" incontrando una marea di bellissime persone e con l'esperienza in Pakistan, paese che si è rivelato bellissimo e con un grande cuore. Ma l'avventura non si ferma, anzi non siamo neanche a metà! La linea rossa sulla mappa descrive l'itinerario e i paesi ancora da attraversare, l'Indocina e le immense isole dell'Indonesia fino alla punta estrema che guarda l'Australia, Timor Est. L'idea è questa ma il viaggio avventura, si sa, presenta sempre tante variabili e l'itinerario potrà subire delle variazioni, cambi di rotta spesso piacevoli grazie soprattutto alla grande comunità di bikers e amici viaggiatori presente in tutto il mondo. I social – prosegue Nanni - quali Facebook e Instagram sono stati infatti fondamentali per incontrare fantastiche persone lungo il viaggio e per ottenere utili informazioni e dritte, anche riguardo al discorso crossing borders. Le prossime frontiere che andrò ad attraversare non saranno infatti facili, nei paesi del Sud Est asiatico le regole non sono sempre chiare e cambiano spesso. Inoltre proverò ad entrare in Bangladesh sul quale non ho trovato tante informazioni recenti su esperienze di viaggiatori stranieri, in particolare di persone che hanno viaggiato il paese via terra con il proprio veicolo. Il viaggio non è stato sempre facile, soprattutto per le notevoli distanze e il traffico pazzesco in India. Ho cercato comunque di mantenere sempre un atteggiamento positivo, anche nei casi più estremi e tutte le persone incontrate mi hanno aiutato in modo incondizionato. L'Asia – conclude il riminese - mi ha accolto con un grande abbraccio”.

Ricordiamo che per seguire l’avventura di Matteo è sempre possibile consultare le sue pagine social Matthew on the road sia su Facebook che su Instagram.

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