Nel 2020, la Biblioteca comunale di Riccione ha ricevuto finanziamenti per 24mila euro. La Biblioteca comunale infatti ha partecipato al piano bibliotecario regionale ottenendo 14mila euro di finanziamento. Di questi 7000 euro sono stati utilizzati per sostenere le iniziative di promozione della lettura nell’anno scolastico 2019-2020. L’intero progetto “Leggere in biblioteca 2019-20” (gli incontri in sede e nelle classi con educatori esperti hanno coinvolto complessivamente 1333 alunni) ha visto anche la realizzazione di corsi di fumetto, corsi per i lettori volontari per l’infanzia e la terza età, le letture animate in spiaggia e la rassegna di incontri letterari Riccione Paese d’Autore in piazzetta Parri, per un costo complessivo di euro 25.820. Ulteriori 7000 euro di fondi di finanziamento sono stati invece investiti per l’acquisto di un armadio “compattante” a scaffali mobili grazie al quale dare risposte alle esigenze di collocazione del patrimonio librario in costante crescita (oltre 74.000 tra libri, DVD e riviste ammesse al prestito o alla consultazione). Il nuovo armadio, sette scaffali mobili montati su una piattaforma a binari con una capacità di circa 17.520 volumi (ha un costo di 16 mila euro) verrà montato nell’interrato della biblioteca nei primi giorni del nuovo anno e darà una risposta duratura (almeno sei-sette anni) alle esigenze di crescita di una biblioteca che è da tempo un punto di riferimento non solo per Riccione ma anche, e in misura crescente, per i lettori e gli studenti dei comuni vicini. Infine 10mila euro, assegnati alla Biblioteca comunale di Riccone attraverso il Decreto “Rilancio” sono stati investiti per l’acquisto di nuovi accattivanti titoli presso diverse librerie del territorio, immediatamente catalogati e messi a disposizione dei lettori più ansiosi di novità.
"Siamo contenti che la Biblioteca sia un punto di riferimento per lettori di tutte le età - ha detto l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra - dai bambini più piccoli accompagnati dai genitori, agli studenti più grandi che la utilizzano per lo studio, quando i decreti l'hanno permesso, sia anche per le consultazioni. La Biblioteca tutte le volte che è stato possibile è rimasta aperta al pubblico, mantenendo i propri servizi e andando incontro alle esigenze e alle richieste dei cittadini o dei suoi affezionati".