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Ci sono novità per quanto riguarda il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli. Nell’udienza di oggi al Tribunale di Rimini, il professor Emiliano Giardina ha presentato i risultati degli esami genetici su 34 tracce di Dna, prelevate dalla scena dell'omicidio. Quindi lo stesso perito ha dichiarato che in nessuna di queste vi sono correlazioni con il Dna di Louis Dassilva, al momento detenuto e unico indagato per i fatti di cui si tratta. Sono altresì emersi profili genetici sconosciuti denominati “maschio 2” e “maschio 3”. Inoltre, alcuni reperti definiti importantissimi, come chiavi e telecomando del box dell'auto appartenente a Pierina, non sono mai stati analizzati.
A questo punto si arriva a desumere che l’assassino abbia raccolto le chiavi dopo l’attacco alla Paganelli. Quindi abbia potuto lasciare altre impronte sulla borsa della vittima. È stata chiesta un’analisi di laboratorio su un paio di pantaloncini di Giuliano Saponi, figlio della donna uccisa, che rilevano tracce di sangue al momento di persona ignota. Gli avvocati di tutte le parti in causa hanno ottenuto dal Giudice un supplemento di analisi su questi nuovi elementi. Il caso potrebbe giungere ad una ulteriore svolta, che non preclude ulteriori indagini investigative da parte degli inquirenti. Ma quest'ultima al momento è solo una supposizione.
