A seguito dell’approvazione da parte della regione Emilia-Romagna della delibera (DAL 186/2018) che approva la riforma della disciplina sul contributo di costruzione regionale sulla tutela e l’uso del territorio, meglio conosciuto come “oneri di costruzione”, il Comune di Coriano, nella delibera che ne recepisce l’attuazione, prevede modifiche sostanziali molto importanti volte a trovare il massimo vantaggio per i cittadini. Premesso che tale adeguamento, che dalla Regione si attende dal 1998, avrebbe portato ad una rivalutazione in aumento insostenibile in relazione agli attuali valori, l’Amministrazione ha optato per valutare ogni strada affinché tale aumento potesse essere limitato. Come prima cosa il Comune di Coriano decide di essere collocato nella 3° classe e non nella 2° come proposto dalla Regione con un primo risparmio del 20% sugli oneri di urbanizzazione. Tre le principali motivazioni:
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la Popolazione, che pone in 2° fascia i comuni tra i 15.000 e i 50.000 abitanti, mentre Coriano ne conta circa 10.500;
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il numero delle imprese, con le sue 879 unità Coriano è affine ad altri comuni collocati in 3° fascia;
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la crescita demografica, in quanto ha un incremento medio dello 0,7% annuo nella ultima decade.
Domenica Spinelli (Sindaco ed Assessore all’Urbanistica ed Edilizia): “Riteniamo che queste scelte siano estremamente importanti anche per incentivare la crescita proprio su questi parametri, andando incontro alle esigenze di chi vuole investire nel territorio, nonostante il perdurare della crisi economica”.
L’Amministrazione ha voluto inoltre applicare il massimo della scontistica riservata alla generalità dei casi, riducendo (nei limiti della propria discrezionalità) le tariffe degli oneri di urbanizzazione (primaria = U1 e secondaria = U2) per un ulteriore 15%. Particolare attenzione si è posta a favore di situazioni specifiche, come nel caso delle residenze per anziani e strutture socioassistenziali, sanitarie ed educative con un ulteriore -50% dell’U2, e nel caso dell’edilizia residenziale sociale, con un -20% (U1 e U2). Inoltre vi è la possibilità di ridurre fino ad un massimo del 30% taluni interventi “virtuosi” all’interno del territorio urbanizzato. Si sono quindi incentivate le seguenti misure di qualità edilizia: gli interventi di messa in sicurezza sismica, la realizzazione di edifici ad energia quasi zero, la realizzazione di tetti verdi e/o pareti verdi verticali, l’abbattimento di barriere architettoniche, l’incremento di permeabilità dei suoli (desigillazione). Anche sul fronte delle modalità di rendicontazione dei costi sostenuti dal privato nella realizzazione delle opere di urbanizzazione si sono introdotte alcune specificazioni, volte ad agevolare le verifiche di corretto impiego delle finanze pubbliche. In questo caso tra i documenti contabili predisposti dal direttore dei lavori (conto finale dei lavori accompagnato dalle fatture quietanzate), si richiedono idonee tabelle di raffronto tra il Computo Metrico Estimativo preliminare e quello a redatto a consuntivo o in occasione dei vari stati di avanzamento lavori (SAL).