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Cronaca 13:59 | 22/03/2024 - Romagna

Pagamenti alle imprese, Rimini anche nel 2023 tra i comuni capoluoghi in Italia più virtuosi

Il Comune di Rimini è tra i 69 comuni capoluoghi italiani virtuosi rispetto al pagamento alle imprese, in grado cioè di saldare non solo con tempestività, ma in anticipo, i suoi impegni economici con i fornitori. La conferma di una tendenza ormai consolidata per l’Amministrazione riminese arriva dall’approfondimento pubblicato oggi sul quotidiano economico il Sole 24 ore e dedicato ai ritardi dei pagamenti nella pubblica amministrazione, prendendo in considerazione complessivamente 140 enti, tra Comuni capoluoghi, Regioni e Ministeri quest’ultimi più ritardatari (più della metà paga oltre la scadenza).

Alla rilevazione del 31 dicembre scorso, a chiusura del 2023, l’indice della tempestività dei pagamenti alle imprese risultava di -3,76 giorni, con il Comune in grado cioè di pagare i propri fornitori, che siano imprese o qualsiasi altra realtà che fornisce beni e servizi, con quasi quattro giorni di anticipo rispetto alla scadenza dei trenta giorni stabilita dalla direttiva europea del 2011.

“Anche la rilevazione che chiude il 2023 conferma dunque l’andamento positivo che si registra dal 2017, quando il Comune di Rimini registrava un ritardo di 4 giorni rispetto al termine, arrivando invece ora a liquidare le fatture in anticipo rispetto ai tempi – commenta l’assessore al Bilancio Juri Magrini – Il dato ci colloca dunque tra le amministrazioni comunali virtuose in Italia, a fronte di un 30% di Comuni capoluoghi che non riescono a rispettare la scadenza e a fronte di un tempo medio che in Italia, tra enti nazionali e locali piccoli e grandi, di 37 giorni. Questa non è una medaglia da appuntarsi al petto, ma una ulteriore conferma della solidità economica dell’ente, capace di tenere fede agli impegni con i propri creditori. Un elemento che acquisisce valore soprattutto se si pensa alla mole di pagamenti di cui l’Amministrazione si fa carico: nel 2023 infatti sono stati corrisposti pagamenti  per circa 140 milioni di euro ad oltre un migliaio di imprese. Il riuscire a mantenere questa tempestività non solo rappresenta un elemento importante nella programmazione e nell’equilibrio economico dell’ente, ma è soprattutto un elemento concreto di supporto alle attività che prestano servizi all’Ente, molte del territorio, in una fase economica ancora molto delicata”.

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