I fatti parlano chiaro, gli espiodi di violenza e di criminalità si susseguono con buona pace di chi prende tempo e fa finta di niente. E chi prova a dire qualcosa viene subito messo a tacere. A Stefano Paolini (nella foto), consigliere comunale e coordinatore locale di Fratelli d'Italia, non sono piaciute per niente le accuse mosse nei suoi confronti dapprima in un comunucato stampa e poi ieri sera in Consiugliuo comunale, da giunta e maggioranza. E oggi arriva la replica.
“Fratelli d’Italia - sostiene Paolini - a livello locale lavora solo e unicamente per Riccione. Non ci interessa altro, solo il bene della nostra città. E quando, a fronte di una critica sostanziale documentata dai fatti, ci si viene a dire che facciamo fake-news restiamo basiti per cotanta approssimazione.
I fatti. Riccione non è inclusa fra i Comuni che beneficeranno complessivamente di un pacchetto di milioni per installare il servizio di videosorveglianza: questa, gentile amministrazione comunale, non è fake-news ma realtà dei fatti. Che poi la scelta sia stata del Comune stesso, dipenda o meno da altri motivi o addirittura da un’esclusione non meglio chiarita questo non è stato precisato in specie dalla stessa amministrazione comunale che sull’argomento ha taciuto vergognosamente prima di venire smascherata da articoli a tutti pagina sui media locali. Chi ha visto questo progetto di cui si è parlato ieri sera in Consiglio comunale? I commercianti? I cittadini? Le categorie? Le forze politiche? Le forze dell’ordine? Noi non ne sappiamo nulla. Diano risposte alle nostre domande anziché lanciare accuse pretestuose.
“Il Ministero dell’Interno attraverso questo bando – viene specificato nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – mira a incrementare la sicurezza urbana attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza”. E, di più: “Interventi di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale, recupero delle aree degradate, prevenzione della criminalità quali requisiti e condizioni per la partecipazione al bando di sicurezza urbana”. E ancora: “Il finanziamento messo a disposizione dal Ministero è aumentato di 15 milioni di euro stanziati nel 2023 ai 19 milioni di euro messi a disposizione quest’anno”. Infine: “Le domande devono essere presentate entro il 29 marzo 2024”, cosa che il Comune di Riccione non ha fatto.
Queste, lo ribadiamo, non sono fake-news, come l’amministrazione comunale sostiene attribuendocene le colpe, ma fatti reali ed inopinabili.
Allora - insiste Paolini - rispediamo al mittente quanto mosso nei nostri confronti, parole buttate al vento da un’amministrazione comunale sgangherata che ora cerca di mettere riparo ad una realtà venuta a galla e fino a quel momento volutamente tenuta sotto silenzio. Vorremmo infine capire i motivi per i quali si è scelto di non partecipare al bando ministeriale, spiegazioni sul perché altri 8 comuni del territorio ci sono rientrati e noi no e infine conoscere quali siano le reali ragioni che ci hanno portato a restarne fuori.
In questo modo, ne siamo straconvinti, non si fa il bene di Riccione, e per questo lavoriamo per mandare presto e bene a casa coloro che governano la cosa pubblica come se fosse casa loro. Non è così, purtroppo. Riccione è dei cittadini, dei commercianti, di tutti coloro che la amano e la tengono nel cuore. E non può permettersi giochini, falsità, risposte piccose come quella che saremmo noi a fare fake-news da parte di chi la amministra. Esiste una realtà dei fatti - conclude il consigliere di Fratelli d'Italia - sotto gli occhi di tutti: il centro e i viali limitrofi sono alla mercè della delinquenza. Ne riparleremo alla prossima rapina o alla prossima spaccata”.