“Non solo non si è inteso negare la manifestazione ribattezzata “Parkodanno”, ma proprio per cercare di farla svolgere, come amministrazione comunale abbiamo proposto una location alternativa, il parcheggio pubblico sull’altro lato del Kiosko, pur di consentire di organizzare una bella iniziativa”. Alla luce delle ricostruzioni del titolare dello stesso Kiosko, che imputa al Comune di Verucchio la decisione di annullare l’evento annunciato e pubblicizzato sui canali social prima ancora di aver completato l’iter delle autorizzazioni, si precisa quanto segue passo per passo:
“Il 4 novembre alla Pec del Comune è arrivata una semplice comunicazione sull’intenzione di svolgere la manifestazione di Capodanno, sottoposta all’attenzione della giunta il successivo 22 novembre. Trattandosi di semplice informazione-preavviso senza documentazione allegata, non si è però potuti entrare nel merito.
La richiesta formale all’amministrazione è poi arrivata il 5 dicembre e tutti gli uffici si sono immediatamente attivati per quanto di relativa competenza: l’ufficio tecnico, che presiede la Commissione di Vigilanza, visti i tempi stretti (va convocata almeno 15 giorni prima dell’evento, che da calendario iniziava il 23 dicembre) il 7 dicembre ha intanto fissato il sopralluogo per il 22 in attesa della conclusione dei vari iter.
L’istruttoria ha però riscontrato una serie di ragioni per cui non è possibile svolgere il “Parkodanno” nel luogo indicato nella richiesta:
- La domanda era incompatibile in alcuni suoi aspetti con l’atto di concessione del Kiosko
- Il Regolamento sulle aree verdi all’articolo 35 comma 3 recita testualmente: “Le manifestazioni e le feste che richiedano l’impiego di strutture quali tende, palchi e simili, qualora le strutture debbano essere posizionate su superfici a prato, possono essere effettuate previo rilascio di specifica autorizzazione solamente qualora la loro durata non sia superiore a 5 giorni”
- Lo stesso articolo al comma 4 aggiunge: “Il posizionamento delle strutture connesse allo svolgimento di manifestazioni o feste possono essere utilizzate per periodi di durata superiore, solamente qualora le strutture stesse vengano ubicate nell’ambito di zone pavimentate o inghiaiate”
Appurato che tutto questo rende incompatibile la manifestazione nel luogo indicato nelle istanze, l’amministrazione come detto ha immediatamente proposto di concedere agli organizzatori parte del parcheggio pubblico sull’altro lato del Kiosko pur di non far annullare l’evento. Altro non è nelle possibilità del Comune, tenuto a rispettare norme e regolamenti con tutti e per tutti. A tal proposito, preme precisare in chiusura che i due appuntamenti che il titolare del Kiosko cita a riferimento nella sua ricostruzione, si sono svolti con tempi e modalità differenti da quanto descritto e nell’alveo di quanto consentito dalle stesse norme: per lo straordinario concerto di Ludovico Einaudi in occasione dell’ultimo Verucchio Festival il palco è stato infatti montato sulla stradina ai piedi del Parco IX Martiri ed è rimasto in loco comunque non più di cinque giorni, mentre la festa al Parco Marecchia della ditta in cui lavora l’oggi assessora alla cultura e al turismo al tempo neanche in amministrazione si è tenuta in un’unica giornata, il 31 luglio 2016 fra le 16 e le 23 dopo le finali dei tornei sportivi interni”.