Le 4 di mattina, buio pesto. Una donna suona il campanello della Questura e il polizotto in servizio di vigilanza, che l'aveva già vista dall’impianto di videosorveglianza, nota che dopo aver lasciato delle borse scappa via verso il ponte di Tiberio. Immediata la segnalazione alle Volanti che arrivati al ponte trovano una ragazza con addosso solo gli slip che aveva scavalcato il parapetto, lato parco Marecchia, pronta a gettarsi in acqua. Trattenuta solo dai tentatvi di convincerla da parte degli agenti che cercano di calmarla e di portarla in salvo. Cosa che riesce. Afferrata e soccorsa, finisce in Questura. SI cercano i motivi di quel tentato suicidio che vengono subito a galla: due ore prima di presentarsi in questura la ragazza, ubriaca, aveva tentato di entrare in un supermercato cercando di infrangere il vetro della porta d'ingresso. Forse il timre, la vergogna o lo stato di choc per quel fatto l'avevano spinta a farla finita. Dopo il salvataggio, è stata denunciata. Stamattina era tranquilla e dormiva. Il peggio, forse, è passato.