Lo avevano già arrestato l’estate scorsa sempre per droga. Ma per quello strano meccanismo che è la giustizia italiana era già libero a distanza di pochi mesi. Eppure gli avevano trovato 5 chili di marijuana nascosta tra la legna in vendita in un’attività in cui svolgeva le mansioni di operaio. Libero di perpetrare il reato di detenzione e spaccio questo signore albanese di 51 anni non si è fatto pregare e chissà quante altre volte in tale lungo periodo si è dato da fare. Mercoledì mattina intorno alle 4 si spera sia definitivamente cessata la sua attività illegale. I carabinieri di Rimini hanno fermato la sua auto all’uscita del casello di Rimini Nord. Im questi casi le dinamiche sono pressappoco sempre uguali. Lo straniero all’alt dei militari ha mostrato subito segnali di nervosismo specie quando gli hanno chiesto di consegnare i documenti. Una veloce perquisizione al mezzo ed ecco spuntare 3 chili di marijuana suddivisi in panetti di un chilo ognuno. Dall’auto all’abitazione il tragitto è stato breve. E lì dentro, ovviamente ben nascosta, è saltata fuori la restante droga: ben 49 confezioni sempre di marijuana che avrebbe fruttato all’albanese almeno 70mila euro. Indovinate un po’ dove sarebbe andato a finire il grosso di quello stupefacente? Ai pusher del parco Cervi, quelli stessi segnalati nei giorni scorsi da alcune mamme preoccupate perché avvicinano i loro figli. La speranza è che la brillante operazione dei carabinieri non venga inficiata ancora una volta dalle decisioni di una giustizia controversa e spesso deludente. Lo spacciatore, recidivo, sembra di quelli grossi: non è bene che marcisca per un bel po’ in galera?