I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di estorsione un 32enne di origine albanese. Il fatto parte dall' inizio con lo smarrimento di un telefono da parte di una persona di sesso femminila la quale, non appena si è accorta di non aver più con sé il proprio cellulare, approfittando del fatto che l’apparecchio fosse acceso, ha iniziato a chiamare nel tentativo di ricevere risposta da parte di qualcuno che lo avesse ritrovato. Alle telefonate avrebbe risposto un uomo il quale avrebbe confermato la sua disponibilità a riconsegnare il telefono, ma previo pagamento di 100 euro, non tanto come “ricompensa” ma come elemento imprescindibile per la riconsegna, altrimenti si sarebbe rifiutato di restituirlo.
A quel punto la donna, si è ribellata a quella richiesta, entrando al Comando Carabinieri di Rimini per denunciare il tutto ai militari della Sezione Operativa. Al fine di riscontrare quanto acquisito dalla denunciante, i Carabinieri hanno organizzato un appuntamento per osservare l’incontro con il ragazzo che, nel frattempo, aveva nuovamente avuto contatti con la donna ribadendo le sue richieste di denaro.
Ma quell'appuntamento è stato fatale. Infatti una volta scambiati i soli per rialvere indietro il cellulare, l’indagato è stato fermato, quindi arrestato ed ora è in attesa di processo. Storia finita bene.