Il Rover CURIOSITY è decollato da Cape Canaveral nel novembre 2011 e si è posato su Marte ad agosto 2012. Pesa 900 kg, è dotato di 6 ruote motorizzate e spinto da un propulsore a energia nucleare. In 8 anni ha percorso circa 25 km resistendo alle fortissime tempeste di sabbia marziane, inviando oltre 600 mila immagini da un pianeta lontano 200 milioni di km dalla Terra, prelevando e analizzando campioni di terreno. Il suo collega OPPORTUNITY è al lavoro in un’altra area del Pianeta Rosso da quasi 15 anni. Tutti questi sforzi per arrivare a rispondere al più presto alla domanda: C’è stata vita su Marte? Gli scienziati della Nasa, grazie alle ultime scoperte di CURIOSITY che sta studiando i megaripple, le antidune presenti su tutta la superficie del cratere Gale, hanno prove importanti per dimostrare le loro teorie. Questo cratere presenta evidenti tracce di una inondazione gigantesca risalente a 4 mld di anni fa. Un impatto enorme, forse con un meteorite, causò una mega alluvione con rilascio di metano e anidride carbonica che sciolse i ghiacciai di allora. Successive piogge incessanti riempirono il cratere formando un lago. E gli scienziati ipotizzano che Marte possedesse le condizioni necessarie per ospitare acqua allo stato liquido. Dove c’è c’è acqua c’è vita? Se Marte è stato un pianeta abitato da qualche forma di vita ce lo dirà PERSEVERANCE il terzo robot di ultima generazione lanciato a luglio 2020 con arrivo a destinazione previsto il 18 febbraio prossimo. Stiamo in attesa di sapere se abbiamo parenti nell’universo.
Cronaca
20:05 - Romagna