Il primo giorno dell'anno lo ha passato in carcere. Come meritava, dato che il soggetto era recidivo proprio per gli stessi reati. Ma vediamo i fatti. Armato di coltello il 31 dicembre compie una rapina in un negozio del centralissimo Corso D'Augusto a Rimini. Lo vedono parecchi testimoni e la Polizia non ci mette tanto ad individuare il colpevole. Si tratta di uno straniero, già acciuffato dalle forze dell'ordine per aver combinato qualche "casino" di troppo alla Vecchia Pescheria, la cosidetta zona delle cantinette. Dopo poco la Polizia nota il ragazzotto che alla vista degli agenti scappa. Addirittura molla il cane che aveva con se, un robusto animale, proprio contro gli agenti operanti. Ma alla fine del film il presunto compevole viene fermato e tratto in arresto. Una volta giunto in Questura viene denunciato per un buon ventaglio di reati, tra i quali spiccano: resistenza a p.u., rapina, minacce e porto illegale di arma di coltello. Dato che la giustizia lo aveva scarcerato il 16 settembre, dopo il fatto avvenuto alle Cantinette, dopo aver scontato 5 mesi di reclusione e imposto l'osservanza di un Dacur, che in pratica è il divieto di avvicinamento a zone urbane, oltre ad altre varie situazione che lo vedevano coinvolto in negativo, con pesanti condanne comminate all'attivo. Del resto era stato anche segnalato e identificato come capo banda, che lo scorso marzo malmenò e rapinò due persone di 60 anni in centro storico, sempre a Rimini, dopo un diverbio nella zona delle della vecchia pescheria e guarda caso proprio nel rettangolo delle Cantinette.