Alle numerose proposte tradizionali, attese ogni anno dai visitatori, anche quest’anno si affiancano diverse novità: prima fra tutte, il ritorno del Canto degli uccelli, ripreso e rivisitato in chiave moderna grazie a un’installazione artistica che ricorda la tradizionale Gara degli uccelli da richiamo. Restando nel mondo animale, con l’edizione 2024 torna un’iniziativa molto apprezzata da grandi e piccoli: i falconieri con l’esposizione di uccelli rapaci e predatori e la spettacolare dimostrazione di volo libero. Non mancheranno ovviamente gli animali della fattoria, rigorosamente di razza romagnola, le sfilate dei cani e la Chésa di Gazott.
Sabato 28 settembre la santa messa e il tradizionale concerto con i cori Magnificat e Malatesta celebreranno invece il patrono di Santarcangelo da cui prende il nome la Fiera di San Michele, mentre allo Sferisterio scenderà in campo l’associazione sportiva “Lorenzo Amati” per l’entusiasmante Torneo delle Porte, che vedrà sfidarsi a tamburello Porta San Michele, Porta Nuova, Porta Cervese e Porta Brandinella.
Nei due giorni di Fiera il centro città ospiterà anche le osterie, il cibo di strada e, come di consueto, sarà l’occasione per dare avvio all’iniziativa la Cipolla nel piatto, che ogni anno vede la cipolla dell’acqua di Santarcangelo – Presidio Slow Food dal 2024 – protagonista dei menù dei ristoranti del territorio.
Proprio il legame tra la Fiera e il territorio è evidente dalle tante iniziative in programma che permettono di scoprire e riscoprire la storia della città e della Valmarecchia, dalle visite alle grotte tufacee proposte dalla Pro Loco alle occasioni di trekking urbano fino a un’iniziativa originale dei Musei comunali: il gioco-laboratorio “Impronte nella storia”.