Sembrava una disfida quella della notte del 18 aprile a Riccione. Ragazze russe, contro un gruppetto di ragazze italiane. Tutte quante si sono rese protagoniste di una rissa, andata in scena 12 giorni fa nella Perla Verde, che in totale ha coinvolto circa una ventina di giovani. Ma come spesso accade durante questi fatti, ad avere la peggio però è stato un amico delle ragazze russe. L'uomo era intervenuto per difendere le connazionali. Ma è stato pestato a sangue da un ragazzo, probabilmente italiano, che lo ha scaraventato a terra e colpito con più calci alla testa e al volto. Il 26enne di origini russe, che vive a Rimini, lavora come chef ed ha la cittadinanza italiana, rischia di perdere la vista da un occhio. Infatti, in seguito ai colpi ricevuti, è stato accompagnato al pronto soccorso di Rimini e dimesso con una prognosi iniziale di 15 giorni per trauma cranico e un’emorragia oculare. Rivoltosi all’avvocato Stefano Caroli di Riccione, si è recato in caserma dove ha sporto denuncia per lesioni, al momento contro ignoti.
Il fatto. Il parapiglia tra ragazze russe e italiane è scoppiato all’esterno di un locale in viale Ceccarini intorno alle tre di notte. Alcune di loro si sono prese a maleparole, poi sono volati degli schiaffi. Lo chef, stando al suo racconto, in un primo momento avrebbe notato un uomo della sicurezza del locale spintonare due delle sue amiche. Cercando di riportare la calma, la persona si è messo di mezzo per separare queste due donne, dalle altre duellanti. In quel momento un ragazzo, amico delle italiane, lo ha tirato giù e lo ha colpito con violenza alla testa. Lo stesso aggressore, secondo la testimonianza di una giovane russa, avrebbe strappato di mano il telefono ad una delle sue compagne, lanciandolo via danneggiandolo, proprio perchè le stesse non potessero richiedere aiuto. Quando sul posto sono giunti i Carabinieri, il gruppetto di italiane si era già dileguato, così come il feritore. Al vaglio dei militari dell’Arma, però, ci sarebbe un video, fatto col telefonino da una delle ragazze russe, che ritrarrebbe una parte dell’aggressione. I Carabinieri di Ricione stanno lavorando per ricostruire i fatti.