E’ drammatica la sequenza video dell’investimento di un pedone sulle strisce pedonali, nelle prime ore di sabato scorso, sulla via Marecchiese. Un’auto rossa parcheggia a pochi metri dalle strisce pedonali attenuandone la visibilità, un signore si appresta ad attraversare sulle strisce pedonali in un tratto di strada appositamente dedicato al transito dei pedoni per poi essere travolto quando si trova al centro della strada da un’auto che, nonostante il centro abitato, arriva a una velocità che sembra essere sostenuta. Quello che le telecamere restituiscono con crudezza è però solo l’ultimo dei 38 incidenti che nel 2017 hanno visto coinvolti pedoni mentre attraversavano sulle strisce pedonali. Un dato preoccupante perché quasi sempre con conseguenze gravi rispetto ai 1.400 incidenti che la Polizia municipale di Rimini ha rilevato sulle strade riminesi durante lo scorso anno. 802 di questi, dicono i dati delle statistiche del corpo, hanno comportato lesioni per i coinvolti. Rispetto all’inizio dello scorso decennio il calo del numero di sinistri è stato sensibile e evidente anche statisticamente. Un decremento intorno al 30 per cento.
Eppure dei problemi ci sono. La mancata precedenza, in termini più generici, è sicuramente uno di questi. Sono stati 351 gli incidenti stradali che tra le cause hanno evidenziato questa omissione, così come è altrettanto preoccupante l’omissione di soccorso, quando cioè chi ha provocato l’incidente stradale cerca di sfuggire alle conseguenze dandosi alla fuga, spesso perché in stato d’ebbrezza da alcol o stupefacenti. In ben 57 casi è infatti risultato che nel 2017 coinvolti in incidenti stradali avessero superato i limiti alcolemici previsti dalla legge in 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, oltre il quale il conducente viene definito in stato di ebbrezza. Ben 10 invece quelli a cui gli agenti della PM hanno contestato la guida in stato d’ebbrezza per l’assunzione di stupefacenti.