Si fa una gran fatica per prenderli, si mobilitano addetti alla sicurezza, forze dell'ordine, testimoni, avvocati e giudici e poi come finisce? Finisce che un delinquente, come il protagonista della storia che ci accingiamo a raccontarvi, commette una rapina, spintona una povera disgraziata, scappa, lo trovano con il bottino, lo arrestano e quando dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) fare i conti con la giustizia viene rimesso in libertà. Succede in Italia, purtroppo. Succede a Rimini, nel caso specifico. I fatti. Un 24enne polacco entra alla Coin di Rimini in Corso d'Augusto, si porta nel camerino abbigliamento vario per 154 euro ed esce dopo aver staccato le placche antitaccheggio. Un'addetta alle vendite se ne accorge, lo scopre e viene aggredita e spintonata durante la fuga. Lo straniero, cappellino nero in testa e maglia bianca, esce mentre scatta l'allarme. All'altezza della Prefettura gli agenti della Volante di turno lo individuano, lo fermano, raccolgono la testimonianza dell'addetto alla vigilanza e lo arrestano in flagranza di reato per tentata rapina impropria. Si scopre poi che il 30 maggio scorso questi era stato indagato dalla Polizia di Genova per insolvenza fraudolenta. ce n'è per una bella condanna con rito direttissimo: ed invece il polacco prende sì un anno e 4 mesi di pena, ma il giudice di turno la sospende. Quindi il 24enne è di nuovo a zonzo per la città pronto chissà a far cosa.