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Cronaca 15:15 | 12/01/2021 - Rimini

Testamenti biologici e donazioni di organi frenati dal Covid

Sono state 69 nel corso del 2020 le disposizioni di trattamento anticipate (DAT) registrate nel Comune di Rimini dall’ufficio di Stato Civile. Un dato che si somma alle 563 dei primi due anni di entrata in vigore della legge e che porta dunque a 632 i riminesi che dal 31 gennaio 2018 hanno sottoscritto il documento attraverso il quale si può decidere in anticipo se, a quali e a quanto invasive cure sanitarie sottoporsi in caso di “futura incapacità ad autodeterminarsi”. Un trend più rallentato rispetto alla prima fase di introduzione del dispositivo di legge, quando si sono concentrate le richieste di chi era già interessato alla possibilità offerta dalle Dat e che attendeva solo l’entrata in vigore della legge, per lungo tempo al centro di un acceso dibattito pubblico nel Paese. Un andamento che si conferma anche su scala nazionale: in tutta Italia infatti nel 2020 (a partire da febbraio) sono stati depositati 11.096 Dat contro gli oltre 145mila dei 24 mesi precedenti. Delle oltre 156mila disposizioni, oltre 19.600 arrivano dall’Emilia Romagna, seconda regione italiana per numero di testamenti biologici (dati Sole 24 ore). Se la ‘normalizzazione’ delle richieste era prevedibile, tutt’altro che prevedibile era il Covid, che – pur avendo messo i temi sanitari sotto i riflettori dei media 24 ore su 24 - ha inciso anche su questo fronte, soprattutto per le difficoltà ‘materiali’ negli spostamenti.  

In calo anche i dati che riguardano l’assenso per la donazione degli organi: se nel 2019 sono state circa 7 mila le persone che all’atto di rilascio della carta d’identità hanno dato il consenso alla donazione, nel 2020 il numero è sceso a poco più di 3.900, mentre sono circa 2.900 quelli che hanno espresso il diniego. Nonostante la pandemia, non si è fermato in questi mesi l’impegno nell’attività di informazione verso i cittadini da parte dell'Amministrazione comunale in collaborazione con la sezione provinciale dell’Aido, l’associazione Italiana per la donazione di organi. “Un aspetto, quello della corretta informazione e della comunicazione sociale, sul quale è necessario proseguire– è il commento dell’Amministrazione Comunale – grazie anche al coinvolgimento del già attivo sistema dell’associazionismo locale. Soprattutto in questa delicata fase storica, nella quale il tema della salute è all’ordine del giorno e i cittadini sono travolti da informazioni quotidianamente, offrire una comunicazione chiara è indispensabile per consentire ai cittadini di fare una scelta così importante e personale in piena consapevolezza”.