Ubriaco minaccia di morte e maltratta la barista: arrestato

Alle ore 15 di ieri una volante della questura ha raggiuto un bar di via XXIII Settembre, dove era stata segnalata la presenza di una persona ubriaca ed aggressiva che infastidiva i clienti del locale. Alla richiesta di un documento d'identità, l’uomo (un 48enne originario del bergamasco, ma residente a Rimini) con aria di sfida rispondeva che non avrebbe fatto vedere proprio un bel nulla invitando gli agenti a “togliersi dalle scatole”. I poliziotti così chiedevano per la seconda volta all’uomo di esibire un documento d'identità o almeno di fornire  le proprie generalità ottenendo un secco rifiuto nonostante venisse informato che in tal caso sarebbe stato accompagnato presso gli uffici della questura per essere identificato e denunciato. Visibilmente alterato questi rispondeva che non sarebbe andato da nessuna parte. Con non poca fatica, anche perché lo stesso esercitava una resistenza attiva puntando i piedi sul longarone dell'auto di servizio, gli agenti riuscivano a farlo salire nella volante. Giunti in questura, gli agenti hanno dovuto faticare un bel po' per farlo scendere dal mezzo di servizio in quanto l’uomo tentava di colpire gli operatori con calci e pugni minacciandoli di morte. Scattava così l'arresto per i reati di resistenza e minacce gravi a pubblico ufficiale nonché la denuncia in stato di libertà per il reato di rifiuto di fornire le proprie generalità.  La proprietaria del bar raccontava agli agenti che il soggetto era entrato nel locale ordinando da bere una prima volta, poco dopo ordinava una seconda bevuta ma la donna, accortasi che era già ubriaco lo invitava ad uscire dal locale negandogli la consumazione alcoolica. Questi iniziava ad offenderla, minacciando di morte i presenti che cercavano di calmarlo e di allontanarlo, bestemmiando e imprecando. Uscito dal locale si fermava nella veranda e la donna, per ostacolare un suo eventuale rientro all' interno, si piazzava all' ingresso ma lui, avvicinandosi minacciosamente, le strappava la maglietta colpendola con una mano al volto. L’uomo veniva inoltre sanzionato anche ai sensi dell’art. 688 per manifesta ubriachezza.