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Cronaca 15:55 | 14/03/2019 - Cattolica

Un futuro sostenibile per il Porto della Regina

Si è svolto stamani presso il Palazzo del Turismo di Cattolica l'incontro pubblico di presentazione dei risultati del percorso partecipativo condotto nell’ambito del progetto CO-EVOLVE finanziato dal programma Interreg MED (fondi FESR) di cui la Regione Emilia-Romagna è partner. In apertura i saluti e l'introduzione ai lavori di Nicoletta Olivieri, assessore al turismo, attività economiche, decoro e arredo urbano del Comune di Cattolica, e di Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa della Regione Emilia-Romagna. “Lavorare insieme in maniera partecipata – ha detto la Olivieri - porta a risultati migliori soprattutto in azioni come quella del progetto Co-Evolve che si concentrano sul cuore della nostra città, il porto, puntando alla sostenibilità ambientale ma anche allo sviluppo economico e turistico facendo rete con tutti i soggetti che ogni giorno lavorano in quest’area davvero strategica per l’intera comunità”.

“La Partecipazione – ha aggiunto la Gazzolo - è un asse portante di questo progetto europeo con una partnership di regioni e comunità scientifiche molto ampia, che costruisce le condizioni per nuove politiche e scelte più integrante capaci di coniugare sostenibilità e sviluppo blu della nostra costa. Passando anche dal turismo costiero, che ha un trend in continua crescita, e vede la nostra regione fra i primi posti in Europa”.

Nel merito del progetto è entrato il coordinatore Roberto Montanari, rappresentante della Regione Emilia-Romagna Servizio Difesa del Suolo.“Il Progetto Co-Evolve – ha specificato Montanari - è inserito all’interno di una partecipazione mediterranea e europea che coinvolge regioni che spaziano dalla Spagna alla Grecia. Si tratta di territori che credono nella crescita blu e nello sviluppo sostenibile. A Cattolica si sono focalizzati diversi punti: un’area densamente urbanizzata con un porto, che è il cuore della città, con criticità dovute all’interrimento da monte e all’insabbiamento da mare. Si è quindi fatto un piano di azioni legate alle attività turistiche e economiche - per migliorare consumi idrici, inquinamento e produzione di rifiuti - e valutare le soluzioni sostenibili per la gestione dei fondali, allo scopo di ridurre la necessità dei dragaggi, avviando un percorso di collaborazione fra i vari soggetti pubblici e privati operanti nell’area portuale. Questi i binari su cui il processo partecipativo è stato co-progettato con i portatori di interesse locali”.

L'intervento di Sabrina Franceschini, Responsabile dell’Area Partecipazione della Regione Emilia-Romagna, si è incentrato proprio sulla legge per la Partecipazione (l.r. 15/2018). “Questa norma, fra le altre indicazioni, dà un quadro di riferimento rispetto all’utilizzo delle modalità partecipative e al coinvolgimento di stakeholder e comunità locali. La Regione – ha sottolineato la Franceschini - supporta la partecipazione attraverso bandi con cui eroga finanziamenti agli enti locali; ma anche lavorando sullo sviluppo delle competenze all’interno delle amministrazioni, ad esempio con la realizzazione di una comunità di pratiche partecipative, per mettere in rete i saperi dei funzionari pubblici al fine di far nascere progettualità comuni”.

IL PERCORSO PARTECIPATO. Per circa un anno, attraverso incontri/laboratori, sono stati coinvolti diversi portatori di interesse: enti pubblici, università, associazioni ed aziende. Il progetto CO-EVOLVE incoraggia la definizione di politiche e di iniziative volte a promuovere lo sviluppo di un turismo costiero e marittimo responsabile tenendo conto di tutte le principali sfide alla sostenibilità del turismo (ad esempio stagionalità della domanda, trasporto, uso sostenibile delle risorse, prosperità della comunità e qualità della vita, conservazione del patrimonio naturale e culturale). L’incontro odierno è stato proprio il momento per illustrare le idee e le proposte emerse nel corso dei laboratori, proposte dai partecipanti al progetto Co-Evolve.

Marco Pellegrini (UniBo-DIN) e Giovanni Preda (Trevi SpA) hanno illustrato il progetto di fattibilità per la realizzazione di un sistema complessivo per il rimodellamento e la gestione dei fondali del porto con l’uso di eiettori. Carlo Albertazzi (Regione Emilia-Romagna SDSCB) ed Alessandro Costa (Comune di Cattolica) hanno presentato le indicazioni raccolte su un eventuale protocollo di intesa finalizzato alla regolamentazione di una “speciale consulta” per le esigenze del complesso portuale. Maria Vittoria Prioli (Comune di Cattolica) ha relazionato sulle indicazioni per una Raccolta Differenziata dei rifiuti in ambito portuale. Infine, Leonardo Marotta e Cesarino Romani (Fondazione Cetacea) si sono soffermati su possibili azioni per la riduzione dell’apporto di sedimenti fini dai bacini a monte dell’area portuale. La mattinata si è conclusa con dei workshop aperti ai partecipanti per la raccolta di idee sui prossimi passi del progetto.